Inflazione, i potenti riuniti a Davos sperano nella memoria corta dei lavoratori

Anche quest’anno è arrivato puntuale il World Economic Forum che si svolge nella località svizzera di Davos dal 16 al 20 gennaio. Per dare un tocco di italianità, possiamo considerarlo, almeno per la vicinanza temporale, una specie SanRemo internazionale della canzone economica, se questa esistesse. Otre 2700 selezionatissimi invitati provenienti da 130 paesi tra politici, esperti, giornalisti e commentatori si riuniscono qui ogni anno, soggiornando in lussuosi alberghi, e ciascuno propone il suo repertorio musicale, cioè ci offre le sue valutazioni sull’economia mondiale e fa delle previsioni economiche per l’anno in corso. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Eppure lo scorso settembre Giorgia Meloni aveva partecipato al tradizionale Forum Ambrosetti che riunisce annualmente in quel di Villa d’Este a Cernobbio un parterre di relatori di assoluto livello, leader di alto livello da tutto il mondo, tra capi di stato, ministri delle finanze, manager di grandi aziende, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile. (tviweb)

Il contesto è di preoccupazione crescente. Secondo un rapporto appena diffuso dal Wef, una recessione globale nel 2023 è uno scenario sempre più possibile: lo sostengono i due terzi di capoeconomisti intervistati. (Il Sole 24 ORE)

Ci sono due modi di raccontare il vertice del World Economic Forum (Wef), che si tiene ogni anno a Davos, sulle alpi svizzere. (Italia Oggi)

I primi 10 interventi più onerosi assorbono il 40% del valore totale di oltre 200 miliardi di euro Il valore degli interventi prioritari per rilanciare il Mezzogiorno supera i 90 miliardi di euro, di cui 57 dedicati al sistema ferroviario. (Frosinone News)

Tuttavia, ci sono anche segnali positivi, i capoeconomisti vede l’inflazione arrivata al suo picco. La recessione è un rischio concreto, reale. (La Stampa)

Sono attesi circa 3mila partecipanti dai settori dell’economia, della politica, della scienza e della società, provenienti da tutto il mondo. Il servizio di sicurezza dunque sarà imponente. (Nicola Porro)