"Non sono Biden", Harris tra lealtà e distanza a un mese da elezioni Usa

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Tra le battute più apprezzate fatte da Kamala Harris durante il dibattito presidenziale di settembre, al primo posto figura "Chiaramente, non sono Joe Biden". A ricordarlo, citando... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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La rilevazione è stata condotta fra il 29 settembre e il 6 ottobre e il vantaggio è nel margine di errore. L’ultima rilevazione è del New York Times, in collaborazione col Siena College: la vicepresidente sarebbe sopra di tre punti percentuali e otterrebbe il 49% dei consensi a fronte del 46% dell'ex presidente. (L'Unione Sarda.it)

Video suggerito La vicepresidente degli Stati Uniti e candidata del Partito democratico alla Casa Bianca, Kamala Harris, avrebbe un ampio consenso tra gli elettori indipendenti, coloro che non si sentono né repubblicani né democratici, un bacino di voti che potrebbe risultare cruciale per la vittoria il prossimo 5 novembre, soprattutto negli Stati in bilico: addirittura la forbice tra i due candidati sarebbe di ben 16 punti. (Fanpage.it)

Quella del 2024 per eleggere il successore di Joe Biden alla casa Bianca sarà la campagna elettorale più costosa di sempre negli Stati Uniti. Secondo il portale OpenSecrets, che analizza donazioni e spese dei candidati alla presidenza americana, lo staff della Democratica Kamala Harris e quello del Repubblicano Donald Trump hanno raccolto, e useranno da qui fino al giorno del voto, quasi 16 miliardi di dollari. (Open)

Elezioni USA: tutte le novità sulle presidenziali statunitensi

Nella sfida Harris-Trump variazioni nulle (o quasi) su base nazionale, vantaggi fragili negli Stati in bilico: mai come stavolta si registra una diffusa incertezza in vista delle presidenziali di Fabio Germani (t-mag.it)

Secondo un sondaggio di Npr-Pbs News-Marist, Harris incassa il 50% dei consensi contro il 48% di Trump. Trump indebolito dal confronto televisivo (Virgilio Notizie)

Mancano poco più di 30 giorni all’Election Day americano e il clima tra i due sfidanti elettorali non è mai stato così teso. Dopo aver definito Kamala Harris “disabile mentale”, Donald Trump l’ha accusata di essere in affari con i cartelli messicani della droga e di essere responsabile di omicidio. (Lo Speciale)