Omicidio di Rozzano, la madre di Manuel Mastrapasqua: “Il padre dell’assassino non doveva aiutarlo. Ora l’ergastolo tocca a noi”

"Ha cercato di farlo scappare, gli ha lavato i pantaloni. E io non più un figlio. Lui doveva portarlo in caserma". Angela Brescia è la mamma di Manuel, il 31enne ucciso nella notte tra giovedì e venerdì a Rozzano dal reo confesso Daniele Rezza e si rivolge al padre dell'omicida del figlio parlando ai microfoni di Mediaset. Lo sfogo di una madre che ha perso il figlio e che parla a un altro genito… (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Durissime le parole di Angela Mastrapasqua, madre di Manuel Mastrapasqua, il ragazzo ucciso a coltellate a Rozzano. La signora ha attaccato il padre di Daniele Rezza, il 19enne reo confesso dell’omicidio di suo figlio: “Doveva portarlo in caserma, non farlo scappare”. (Virgilio Notizie)

Pakistan – Venti operai sono stati uccisi in un attacco a una miniera di carbone nella provincia pakistana sudoccidentale del Baluchistan. Erano equipaggiati con lanciarazzi e granate”, così ha spiegato il capo della polizia locale Asim Shafi. (Frosinone News)

Sono almeno 400 le persone partite intorno alle 19 dalla piazza del municipio di Rozzano, nel Milanese, per prendere parte alla fiaccolata in memoria di Manuel Mastrapasqua, ucciso con una coltellata in strada nella notte tra il 10 e l'11 ottobre. (Tiscali Notizie)

Daniele Rezza, chi è il 19enne che ha ucciso Manuel Mastrapasqua: la scuola abbandonata, i problemi di salute, le aggressioni sui Navigli

Manuel Mastrapasqua a sinistra, la sorella Marika a destra. "Lui si farà 15, 20 anni. Siamo noi quelli condannati all'ergastolo". A parlare è la sorella di Manuel Mastrapasqua, il trentunenne ucciso con una coltellata al cuore e lasciato agonizzante in strada per un paio di cuffie. (Fanpage.it)

Il caso dell’omicidio di Rozzano deve farci riflettere. È stato ucciso da un assassino di 19 anni che aveva dei precedenti per furti e rapine di cui provo solo disprezzo. (Nicola Porro)

Figlio unico, schivo, con un passato turbolento con diverse aggressioni di gruppo e la scuola abbandonata già a quindici anni. Gli amici lo vedevano poco a scuola, spesso in giro tra i giardi… (La Repubblica)