La Fede non è un gioco: il Comitato Olimpico Internazionale sanzioni gli organizzatori delle Olimpiadi per discriminazioni anti-cristiane

La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata segnata da una disgustosa “parodia” dell’Ultima Cena: con uomini travestiti da caproni, figure infernali, drag queen e transessuali semi-nudi impegnati in danze sessuali, una donna nelle vesti di Gesù Cristo, e perfino una piccola bambina! È una vergogna che la manifestazione sportiva più importante al mondo diventi il palcoscenico per un messaggio di odio che offende miliardi di cristiani, nonché per ingiustificabili riferimenti che mettono a rischio l’innocenza dei giovani! E, oltre al danno, è arrivata pure la beffa delle finte scuse del responsabile artistico della cerimonia di apertura (e attivista LGBTQ+), Thomas Jolly, che ha maldestramente cercato di camuffare da “espressione artistica” un baccanale osceno e dissacrante. (provitaefamiglia.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mentre Erdogan ha detto che «l'immoralità andata in scena sottolinea ancora una volta la portata della minaccia che stiamo affrontando». Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, hanno contestato la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, denunciandola come immorale e contro i cristiani (La Stampa)

A cui si aggiunge la sua intenzione di un colloquio con il Santo Padre. Non è un semplice caso mediatico, e l'intervento a gamba tesa di Recep Tayyip Erdogan ne è la dimostrazione. (il Giornale)

La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, attesa con grande entusiasmo e concepita per celebrare la grandezza della Francia e l’unità del movimento olimpico, si è trasformata in un caos chiassoso, confusionario e autocelebrativo. (Il Cittadino)

Le Olimpiadi per la Francia

Ma credo che la aggiornerò in “Olimpiadi e potere” o, meglio ancora, “Vaccini e Olimpiadi”. La sceneggiata oscena, nel senso beniano di “fuori di scena”, fuori dal senso compiuto, della cerimonia di apertura era chiaramente ispirata alla blasfemia anticristiana a tutto vantaggio del progressismo filoislamista; hanno tentato di dire che no, non abbiamo capito niente, il mondo non ha capito niente, “non l’Ultima cena ma Dioniso”, solo che il mondo ha visto benissimo e ha intuito altrettanto precisamente cosa si voleva dire, dove si andava a parare, tanto più che alcuni coinvolti, non il regista Thomas Jolly che sta nel giro queer protetto da Macron, ma altri più decenti hanno sinceramente ammesso: tanto è stato concepito, in due anni di confabulazioni, per attaccare la religione che ha fondato l’Europa. (Il Giornale d'Italia)

Ci sarebbe voluta la sensibilità del poeta Paolo Conte per apprezzare l’apertura delle Olimpiadi di Parigi. «Mentre tutto intorno è pioggia, pioggia, pioggia e Francia». (Corriere della Sera)

Dalle polemiche per la controversa cerimonia d'apertura alle gare di surf tenute nei territori d'oltremare in Polinesia: che significato politico hanno questi Giochi Olimpici per la Francia? Ne parliamo con Francesco Maselli, corrispondente dall'Italia per il quotidiano francese l'Opinion. (L'Ultimo Uomo)