Influenza australiana a rilento, ma il picco è vicino: "Decollerà con Natale e Capodanno"
L'influenza 2024-2025 è "una partita che si deve ancora giocare". Se la curva sale a rilento, con una spinta decisamente inferiore rispetto all'anno scorso, è perché da un lato "sicuramente la presenza del virus A/H3N2, la cosiddetta nuova variante 'australiana', ancora non si sta vedendo più di tanto sul nostro territorio. Prevale il 'vecchio' A/H1N1", ben noto al sistema immunitario della maggioranza degli italiani (fatta eccezione per i bimbi molto piccoli) e "gira qualche virus B, meno pesante degli A". (Adnkronos)
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I dati Il picco previsto dopo Natale e Capodanno (Virgilio Notizie)
In Italia, “nella settimana dal 2 all’8 dicembre del 2024 l'incidenza delle sindromi similinfluenzali è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente: è pari a 8,6 casi per mille assistiti (8,4 nella settimana precedente), mentre nella stessa settimana della scorsa stagione l'incidenza era di 11,5 casi per mille assistiti”, si legge nell'ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità. (il Resto del Carlino)
ROMA. È previsto nelle prossime settimane un aumento dei casi di influenza in Italia e in Europa, con una diffusione uniforme e una possibilità di raddoppio dei casi settimanali entro la fine di dicembre. (isnews.it)
Influenza, quando arriverà nel vivo e quando ci sarà il picco? Secondo le previsioni elaborate dall’Istituto per l'Interscambio Scientifico (Isi Foundation) su incarico dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) si prevede un aumento dei contagi dell'influenza «nelle prossime settimane, con una diffusione piuttosto uniforme e con la possibilità di un raddoppio dei casi settimanali entro la fine di dicembre». (corriereadriatico.it)
L’incidenza è pari a 8,6 casi per mille assistiti (8,4 nella settimana precedente, mentre nella stessa settimana della scorsa stagione l’incidenza era di 11,5 casi per mille assistiti. Dall’inizio della sorveglianza colpiti in 3,4 milioni. (Quotidiano Sanità)
Nella settimana di Natale e quindi entro la fine del mese di dicembre i casi registrati nel nostro Paese raddoppieranno con il raggiungimento del picco tra la fine dell’anno e i primi giorni del 2025 (Open)