Come funzionano gli Orion, gli occhiali a comando neurale mostrati da Mark Zuckerberg a Meta Connect 2024
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Come Steve Jobs ha insegnato bene, il meglio deve arrivare alla fine. E Mark Zuckerberg ha aspettato gli ultimi minuti del discorso con cui ha aperto Meta Connect, l’evento annuale della sua azienda, per mostrare la cosa più stupefacente fra quelle cui sta lavorando la compagnia di Menlo Park: si chiamano Orion, sono un paio di occhiali olografici per la realtà aumentata e rischiano di mettere in seria difficoltà sia Apple sia Neuralink (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il nome di questo dispositivo è Orion e si tratta di occhiali olografici per la realtà aumentata che arrivano sul mercato con l’obiettivo di essere poco ingombranti (al contrario di un visore AR/VR) e, naturalmente, pratici, per essere utilizzati anche nella vita di tutti i giorni. (Fastweb Plus)
Meta ha presentato al mondo il prototipo dei suoi occhiali Orion AR. (Fanpage.it)
Mark Zuckerberg sfodera altri device indossabili: mentre taglia il prezzo del Quest 3 ne propone anche una versione budget e, parallelamente, alza il velo sugli Orion, occhiali olografici con interfaccia neurale che però non saranno mai commercializzati I balletti mediatici di Meta tra visori e occhiali (Start Magazine)
Questo dispositivo, ancora non in vendita, pesa meno di 100 grammi e combina intelligenza artificiale con un avanzato sistema di input basato su voce, gesti e tracciamento oculare. Durante la conferenza Meta Connect 2024, Mark Zuckerberg ha ufficialmente presentato Orion, il primo modello di occhiali olografici a realtà aumentata (AR) del colosso di Menlo Park (La Gazzetta dello Sport)
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Con un approccio incentrato sull’accessibilità e l’integrazione nella vita quotidiana, Mark Zuckerberg ha delineato una nuova era dell’informatica, plasmata dalle tecnologie di realtà aumentata (AR) e dall’intelligenza artificiale (AI). (Data Manager Online)