Moldavia più forte dei brogli. Il sì alla Ue vince di un soffio
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Dopo una notte di sorpassi, contro sorpassi e veleni sui possibili brogli e intromissioni esterne, le doppie urne di domenica scorsa in Moldova consegnano un verdetto ufficiale: al referendum per l'adesione all'Europa i sì vincono di un soffio, mentre alla premier uscente non riesce il colpaccio al primo turno e dovrà misurarsi con il ballottaggio fra due settimane. Il piccolo paese ex Urss, diventato cerniera geopolitica dopo la guerra russa all'Ucraina, stacca idealmente il biglietto per l'Ue, con un'adesione che potrebbe giungere nel 2025. (il Giornale)
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I risultati del referendum in Moldavia sull’adesione all’Unione europea sono abbastanza scoraggianti e non danno grande speranza per il futuro. Ben 14mila voti sono stati dati infatti ai sostenitori della scelta europea dai cittadini moldavi che vivono e lavorano in Europa (Vita)
Lo scorso 20 ottobre, la Moldova ha vissuto una giornata cruciale per il suo futuro politico, in quanto si sono contestualmente svolti il primo turno delle elezioni presidenziali e un referendum sull’ingresso del paese nell’Unione Europea. (Farodiroma)
(di Gino Lanzara ) (Difesa Online)
Il risultato risicato del referendum pro-UE dello scorso 20 ottobre, tenutosi insieme alle elezioni presidenziali, mostra tuttora un paese diviso tra l’Occidente e la Russia. (Osservatorio Balcani e Caucaso)
E per capire chi guiderà il Paese per i prossimi quattro anni si dovrà aspettare il 3 novembre. – La Moldavia prosegue il suo cammino verso l’Unione Europea, ma con un terzo incomodo quanto mai ingombrante, ossia la Russia di Vladimir Putin. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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