Sergio Mattarella: ho promulgato anche leggi che non condividevo. L'informazione non è un prodotto ma un bene essenziale

Ultim'ora news 15 novembre ore 17 «Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’evento per i 25 anni dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori a Roma. «Sì – ammette il capo dello Stato – ho adottato decisioni che non condivido, è capitato più volte, il presidente promulga leggi ed emana decreti, ma ha delle regole che deve rispettare». (Milano Finanza)

Su altri giornali

E al terzo giorno Mattarella parlò: “Io sono l’arbitro, ma i giocatori mi devono aiutare”. (L'HuffPost)

Il presidente della Repubblica, durante la cerimonia per i 25 anni dell'Osservatorio permanente giovani-editori, ha anche voluto lanciare un messaggio ai giovani dopo la morte di Margaret Spada: «Non affidatevi al web come fosse il medico di fiducia» (Open)

Ma è stata varata dal Parlamento e ho il dovere di promulgarla» Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a un gruppo di studenti nel corso dell'evento '25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori'. (Corriere TV)

Mattarella: "Poteri dello Stato non sono fortilizi contrapposti"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto così agli studenti intervenuti a Roma al Salone delle Fontane, all’Eur, per celebrare i 25 anni dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori. (Il Sole 24 ORE)

In questo momento storico, in Italia, l'ignoranza verso il nostro sistema istituzionale viene palesata da chi non conosce la materia in diversi modi: c'è chi parla di "governi non eletti", riferendosi a quelli nati negli scorsi anni in Parlamento, chi addirittura blatera di "giudici non eletti", ignorando le basi della divisione dei poteri e chi sostiene che il presidente della Repubblica non dovrebbe firmare alcune leggi emanate dal governo se non le condivide. (Today.it)

L’intelligenza artificiale “cambia la nostra vita, il nostro modo di ragionare, e quindi occorre attrezzarsi per essere preparati perché sia uno strumento che garantisca maggiore libertà e che non depaupera la consapevolezza umana. (OglioPoNews)