Israele mette al bando l'Unrwa
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TEL AVIV — Sfidando la maggior parte della comunità internazionale, Israele ha deciso di mettere al bando l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, accusandola di essere una costola del terrorismo. Alla Knesset, nella serata di ieri, sono stati approvati con una maggioranza schiacciante due disegni di legge che, di fatto, paralizzano l'agenzia. Il primo vieta all'Unrwa di operare "nel territorio sovrano di Israele", escludendola così da qualsiasi attività all'interno dei confini israeliani.
Nel frattempo, si intravedono spiragli per una tregua a Gaza. Il direttore della CIA, Bill Burns, durante la sua missione a Doha, ha discusso una proposta di cessate il fuoco di 28 giorni in cambio del rilascio di otto ostaggi israeliani detenuti da Hamas e di decine di prigionieri palestinesi. Tuttavia, la situazione rimane tesa, con continui raid israeliani che hanno causato la morte di 55 civili in un condominio a Beit Lahia.
Parallelamente, il conflitto tra Israele e Libano continua a intensificarsi. Nelle ultime ore, 60 persone sono state uccise e decine ferite negli attacchi israeliani nella valle della Beqaa in Libano. Il parlamento israeliano ha approvato la legge che vieta all'Unrwa di operare in Israele, suscitando forti critiche da parte delle Nazioni Unite, che hanno definito la decisione "scandalosa".
A Gaza, almeno sette persone sono morte nella città di Beit Lahia, situata nel nord della Striscia, a seguito dei bombardamenti israeliani contro due edifici residenziali. Tra le vittime ci sono anche bambini, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, che cita fonti sanitarie locali.