Fedez e Luca Lucci, l'affare dei tatuaggi e il negozio in Duomo: «Mille euro per una scritta. Di calcio non capisce un c...»

Tra i retroscena più singolari nell'inchiesta che ha decapitato le curve di Milan e Inter, con tanto di blitz e 19 arresti della Dda di Milano, c'è sicuramente il caso di Fedez e Luca Lucci, il capoultrà del Milan e che con la giustizia aveva già avuto a che fare. Il rapper, intercettato mentre parla con Lucci, programma di andarlo a trovare a Scanzorosciate, nella Bergamasca, dove abita Lucci, ma chiede di portare un amico: di guidare la sera, proprio non se la sente. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Inchiesta ultras: il dovere di fare pulizia e l’ingrediente che manca. Napoli: l’obiettivo di Conte. Inter: il bello del turnover. Milan: una sconfitta “diversa”. Juve: il valore di Vlahovic. E l’obiettivo del Napoli (TUTTO mercato WEB)

Dalle intercettazioni è emerso che i capi ultras del Milan volevano lei come allenatore del Milan. Come commenta ciò? E' una delle domande poste in conferenza stampa ad Antonio Conte, allenatore del Napoli che a due giorni dalla sfida contro il Como - gara valida per la settima giornata di Serie A - ha risposto così: "Su questo non posso farci nulla, se c'è il gradimento del tifoso mi può solo far piacere. (Milan News)

Che il rap e le frequentazioni con i protagonisti della scena potessero offrire loro uno status symbol, lo avevano capito anche i capi delle tifoserie di Milan e Inter. (ilmattino.it)

Ultras milanesi, un filone d’indagine porta in Sardegna

Tutti e quattro, assistiti dai rispettivi legali e sotto lo sguardo del pm Paolo Storari, hanno mantenuto il silenzio. I primi quattro interrogati, tra cui Francesco Lucci e Andrea Beretta, sono stati convocati nel carcere di San Vittore dal gip Domenico Santoro. (QuiFinanza)

Con lui c’è un amico. «Posso? È una brava persona, è carino... (Corriere Milano)

Alcuni degli indagati nell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sembrano infatti essere “entrati in azione” anche in Sardegna, con interessi riguardanti appunto i chioschi in Costa Smeralda, dove – dicevano due degli ultras coinvolti – «i soldi si spostano con la pala». (L'Unione Sarda.it)