Albania, la missione di monitoraggio nel centro di Gjader "made in Italy": "Annichilenti"
Albania, la missione di monitoraggio nel centro di Gjader “made in Italy”: “Annichilenti” Ai parlamentari d'opposizione, tra cui Scarpa del Pd e Magi di +Europa i profughi hanno raccontato di torture in Libia, trafficanti e ricatti. Domani attesa da Roma la convalida del trattenimento GJADER (Albania) – “È esattamente quello che ci aspettavamo di vedere: un Cpr all’italiana, cemento e gabbie, un luogo che annichilisce le persone perché pensato per fargli fare una cosa sola: niente. (Dire)
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– Nemmeno il tempo di mettere piede nei centri gestiti dall'Italia in Albania che già 4 dei 16 migranti (10 egiziani e sei bengalesi), accompagnati stamattina con la nave Libra della Marina Militare, sono tornati in Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In via cautelare, si apprende, verranno portati in Italia dove saranno valutati dalle commissioni presenti negli hotspot nazionali così come avviene… (L'HuffPost)
Mura di cinta alte cinque metri, filo spinato e sbarre alle finestre: "Sembra un lager", dice Riccardo Magi dopo cinque ore di visita all'interno del Centro di permanenza e rimpatrio di Gjader, in Albania. (Today.it)
Le parole di von der Leyen "evidenziano la rinnovata attenzione in Europa per l'avanzamento verso un approccio comune ed una maggiore efficacia in materia di rimpatri". (La Provincia di Cremona e Crema)
Milano, 16 ott. - A poco meno di un anno dalla firma del controverso accordo tra Roma e Tirana, sono arrivati in Albania i primi migranti intercettati nelle acque italiane. Uomini provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh hanno lasciato la nave della marina italiana Libra ancorata nel porto di Shengjin, nel nord dell'Albania, per poi entrare in un primo centro creato dall'Italia in Albania per essere registrati. (Il Sole 24 ORE)
Davanti al porto di Shengjin, in Albania, dove è arrivata la nave Libra con a bordo i 16 migranti destinati al centro di Gjader, il collettivo Mesdhe ha organizzato una protesta con uno striscione dove i presidenti Giorgia Meloni ed Edi Rama sono raffigurati come carcerieri. (La Stampa)