Maurizio Ambrosini: "Casi come Corvetto sono rarissimi, non vedo un rischio banlieue. Ma serve più cura per le periferie" (di F. Olivo)

Maurizio Ambrosini è professore di Sociologia all’Università Statale di Milano, esperto di migrazioni. Huffpost lo ha contattato per parlare della rabbia e delle proteste, anche violente, di giovani immigrati di seconda generazione al Corvetto, periferia di Milano, a seguito della morte di Ramy Elgaml, diciannovenne di origine egiziana deceduto nel corso di un insegu… (L'HuffPost)

Su altri giornali

Pochi istanti inquadrati da un passante al Corvetto (TGLA7)

E a gettare altra acqua sul fuoco ci ha pensato il padre di Ramy, Yehia, che ha dichiarato: «Siamo lontani da quanto accaduto l'altro ieri sera e ci impegniamo a rispettare la legge nel nostro secondo Paese, l'Italia». (leggo.it)

Abbiamo fiducia nella magistratura italiana, e non vogliamo vendetta, ma solo sapere ciò che è successo. Il primo a lanciare una parola distensiva è il padre di Ramy, il 19enne morto in scooter durante un inseguimento con i carabinieri nella notte tra sabato e domenica in via Ripamonti. (il Giornale)

Il padre di Ramy Elgaml: “Era il mio sangue. Ma ora niente violenze, voglio la verità”

Casino a Milano, zona Corvetto, perché è morto questo ragazzo egiziano che si chiama Ramy: era inseguito da una pattuglia dei carabinieri, cadono, il ragazzo muore e su TikTok iniziano a circolare le fake news riguardo al fatto che sarebbero stati i carabinieri, pensate un po’ voi, ad averlo investito. (Nicola Porro)

Al momento risultano indagati per l’incidente mortale sia il 22enne tunisino alla guida che il militare che guidava la gazzella. (malpensa24.it)

«Ramy rideva sempre», dice Yehia Elgaml, 61 anni, suo padre. «Ramy». (La Repubblica)