Nasce Divento, svilupperà progetti eolici offshore galleggianti in Italia

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ilmessaggero.it ECONOMIA

GreenIT, la joint venture italiana nelle energie rinnovabili tra Plenitude (società controllata da Eni) e Cdp Equity, e Copenhagen Infrastructure Partners, attraverso i suoi Fondi Flagship, hanno annunciato il lancio di Divento, il nuovo naming della partnership dedicata allo sviluppo di un portafoglio di 5 progetti eolici offshore galleggianti in Italia, con una capacità complessiva di 3 GW. Una volta costruiti e in funzione, gli impianti, situati a circa 30 km al largo delle coste siciliane, laziali e sarde, produrranno circa 8TWh di energia rinnovabile, sufficiente a soddisfare i consumi elettrici di circa 2,5 milioni di famiglie italiane e contribuiranno agli obiettivi di decarbonizzazione dell'Italia, come indicato nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

GreenIT, frutto dell’accordo siglato tra Cassa Depositi e Prestiti e Eni Plenitude, ha infatti ufficializzato l’intesa con la Copenhagen Infrastructure Partners. Dall’unione delle tre forze è nata appunto Divento che ha in programma la realizzazione di cinque progetti riguardante l’eolico off shore tra cui, appunto, quello che dovrebbe nascere a 30 chilometri dalla costa civitavecchiese. (TRC Giornale)

Il porto cittadino, inizialmente considerato tra le opzioni per l’allestimento delle piattaforme, sembra ora fuori dai giochi, nonostante la sua rilevanza e le potenzialità infrastrutturali. (Civonline)

Per questo motivo il governo sta... L'Italia punta sull'eolico offshore galleggiante per aumentare la produzione di energia pulita e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. (Virgilio)

Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha infatti specificato che "una piattaforma di eolico è da 4-5 mila tonnellate di acciaio". Il decreto del ministero dell'Ambiente è atteso a breve, ma salgono sempre più le quotazioni della Puglia (con i porti di Taranto e Brindisi insieme) e della Sicilia (con Augusta) come sedi dei grandi hub per l'allestimento delle piattaforme per l'eolico offshore galleggiante. (La Repubblica)

Il decreto del ministero dell’Ambiente è atteso a breve, ma salgono sempre più le quotazioni della Puglia (con i porti di Taranto e Brindisi insieme) e della Sicilia (con Augusta) come sedi dei grandi hub per l’allestimento delle piattaforme per l’eolico offshore galleggiante. (quotidianodipuglia.it)

Il vento dello sviluppo per i due centri pugliesi impegnati in una transizione lunga e non facile spira dal mare (forse): sono infatti candidate insieme al ruolo di hub dell'energia eolica in Italia. (tarantobuonasera.it)