Addio a Paola Marella, l’architetto della tv. Aveva 61 anni
Architetto, conduttrice e volto noto della tv, si è spenta a 61 anni Paola Marella dopo una lunga lotta contro il tumore al seno. Nata a Milano, nel 1963, Marella ha mosso i primi passi sul piccolo schermo nel 2007 diventando uno dei volti di Real Time. grazie a programmi di successo come ‘Vendo Casa Disperatamente’ e ‘Cerco Casa Disperatamente’. Un’ascesa continuata con la conduzione di ‘Un sogno in affitto’ su Sky (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
Sanremo. Si è spenta a 61 anni, dopo una lunga e difficile malattia, Paola Marella, l'architetto milanese celebre per essere diventata, negli anni, un volto noto di Real Time dove ha condotto programmi quali "Cerco casa disperatamente", "Vendo casa disperatamente" e "Welcome style". (Riviera24)
Lo ha annunciato Davide Maggio sul suo sito. Nata nel 1963 a Milano, laureata in architettura, aveva mosso il primi passi nel mondo della Tv nel 2009, fino a diventare simbolo di programmi come “Cerco e Vendo Casa”; “Un sogno in affitto”; “Come la vorrei”. (Gazzetta di Modena)
Paola Marella è morta: l'architetto e personaggio televisivo, star del canale Real Time, si è spenta all'età di 61 anni. La conduttrice milanese da tempo lottava contro un cancro. (La Gazzetta dello Sport)
La morte di Paola Marella ha colpito duramente l’Italia tutta. Una scomparsa improvvisa e tremendamente sofferta per il pubblico, sorpreso dalla notizia, e ancor di più per tutte le persone che le volevano bene e l’amavano nel mondo reale. (DiLei)
La sua popolarità era dovuta ai programmi di Real Time dedicati alla casa, come "Vendo casa disperatamente" e "Cerco casa disperatamente". Milano, 22 set. (Tiscali Notizie)
Paola Marella, architetta e conduttrice televisiva, è morta a 61 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Era diventata un volto noto grazie ai programmi di successo su Real Time, tra cui Vendo casa disperatamente e Cerco casa disperatamente, diventando rapidamente uno dei volti più riconoscibili del canale. (La Stampa)