Gomorra, Marco D'Amore dirigerà il prequel sul boss Savastano

Gomorra, Marco D'Amore dirigerà il prequel sul boss Savastano
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next

Sarà Marco D'Amore a dirigere il prequel di Gomorra che si concentrerà sulla vita di Don Pietro Savastano. Dieci anni dopo il debutto della serie originale, 'Gomorra' torna sul piccolo schermo con uno spin-off che racconterà l'ascesa criminale del boss Pietro Savastano. Il prequel, annunciato da Sky, vede alla sceneggiatura Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, già autori della serie originale e, secondo quanto apprende l'Adnkronos, Marco D'Amore sarà alla regia (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

Era una delle figure centrali della serie Gomorra. E ora, a 10 anni dall’inizio del fortunato show, arriva anche un nuovo prequel interamente incentrato sulla figura di Don Pietro Savastano. Lo spin-off racconterà l’ascesa criminale del Boss nell’ambito della Camorra e sarà diretto dallo storico interprete di Ciro Di Marzio, Marco D’Amore. (Best Movie)

Leggi tutta la notizia È questa l'indiscrizione che sta girando nelle ultime ore sulla serie... (Virgilio)

Dieci anni dopo il debutto della serie originale, ‘Gomorra’ torna sul piccolo schermo con uno spin-off che racconterà l’ascesa criminale del boss Pietro Savastano. Annunciato da Sky, il prequel vede alla sceneggiatura Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, già autori della serie originale. (Primaonline)

Marco D'Amore sarà il regista del prequel di Gomorra sulla vita di Don Pietro Savastano

Le tempistiche La nuova opera punterà dunque i fari sulle vicissitudini criminali del boss che poi lascerà le redini del clan al figlio Gennaro Savastano (interpretato da Salvatore Esposito). (Virgilio Notizie)

Marco D'Amore sarà il regista del prequel di Gomorra sulla vita di Don Pietro Savastano. Fanpage.it, differentemente da Adnkronos, apprende che Fortunato Cerlino non parteciperà al progetto. (Fanpage.it)

Il prequel, annunciato da Sky, vede alla sceneggiatura Leonardo Fasoli e Madd… (La Repubblica)