“Siamo tutti capaci di premere un grilletto ma non abbastanza uomini da affrontarmi a mani nude”, Rondo da Sosa attacca Baby Gang e Simba la Rue. Strategia di marketing basata sulla provocazione?
Pare si stia risolvendo senza violente conseguenze la faida che ha come protagonisti da un lato Simba La Rue e Baby Gang e, dall’altro, Rondo da Sosa. Ad accendere la miccia era stato Rondo che, per provocare i due colleghi, si era recato nel comune di Merone (dove abiterebbe Simba) e, successivamente, alla stazione di Lecco, città dove vivrebbe Baby Gang. Il tutto postato su Instagram dallo stesso trapper cresciuto nel quartiere di San Siro (Rondo). (Il Fatto Quotidiano)
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La beef tra Rondo da Sosa, Simba La Rue e Baby Gang dai social si è spostata nella realtà Che cosa combinate Mattia, Mohamed e Zaccaria? È da ieri sera che i tre si scambiano insulti e minacce sui social -Baby Gang e Simba da una parte e Rondo dall’altra, è ovvio. (Hotblockradio.it)
Nella “faida” si è poi inserito anche Baby Gang, a sua volta con una serie di storie in cui ha attaccato Rondodasosa. Una nuova "faida tra trapper" o un modo "alternativo" di fare hype? Rondodasosa ha pubblicato su Instagram una serie di stories contro Simba La Rue, a cui il rapper ha poi risposto attaccandolo a sua volta. (MOW)
A far scattare la miccia è stato ‘Rondo’, all’anagrafe Mattia Barbieri, che sui social si è mostrato vicino al cartello che segna l’ingresso nel comune di Merone, città in cui vivrebbe Simba La Rue. (Il Fatto Quotidiano)
Stavolta è il turno di Baby Gang, che con il socio Simba La Rue ha lanciato un dissing al vetriolo contro l’ex amico Rondodasosa . Ancora una volta, il rap italiano rischia di finire al centro delle cronache per le ragioni sbagliate: non per l’innegabile valore artistico di molti suoi testi, e neanche per la sua funzione di ascensore sociale, ma per scontri a colpi di rime e Instagram stories. (Corriere della Sera)
Quest'ultimo lo ha sfidato a farsi vedere, mentre La Rue ha replicato: «Ti ha dimenticato pure tua madre e vuoi fare hype» (Rolling Stone Italia)