M5S, svelato il quesito anti-Grillo per la Costituente: “Eliminare il ruolo del Garante?”

Pubblicato sul sito del Movimento 5 Stelle il documento che riassume i quesiti che saranno sottoposti al voto dell'Assemblea costituente, dal 21 al 24 novembre. Dodici sezioni, con diversi quesiti per ogni tema emerso nel dibattito dei gruppi di lavoro e già riassunti in un report: dall'eliminazione del ruolo del garante, alla modifica del tetto dei due mandati, passando per la collocazione nell'arco parlamentare, fino al tema delle alleanze e alla modifica del simbolo. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

L’assemblea degli iscritti già convocata dalle ore 10:00 del giorno 21 novembre 2024 alle ore 15:00 del giorno 24 novembre 2024 sarà chiamata a deliberare sulle seguenti proposte: Scarica qui il testo dei quesiti che saranno posti in votazione (Movimento 5 Stelle)

La riunione fiume del consiglio nazionale pentastellato non ha sciolto gli ultimi nodi sui quesiti da mettere al voto perché - viene spiegato da fonti parlamentari - la loro costruzione è complessa va limata nel modo giusto. (Il Sole 24 ORE)

«È convocata, mediante lo strumento della consultazione in rete, l'assemblea degli iscritti in prima convocazione dalle ore 10:00 del giorno 21 novembre 2024 alle ore 15:00 del giorno 24 novembre 2024 per deliberare sul seguente ordine del giorno». (Corriere della Sera)

Sembra un film di Nanni Moretti, sono i quesiti della rifondazione 5 stelle

La riunione del consiglio nazionale ha sdoganato di fatto tutti i punti in discussione in vista della kermesse del 23 e 24 novembre. Una doppia preoccupazione serpeggia tra i Cinque Stelle. (Corriere della Sera)

Il Movimento 5 Stelle si avvia verso questa Assemblea Costituente, ribattezzata “Nova”, che dovrebbe segnare una nuova fase e rilanciarlo come un partito strutturato. Alle ultime elezioni per il Consiglio nazionale, nella circoscrizione sud, hanno votato appena 4500 persone, pari al 17% di tutti gli iscritti. (Il Fatto Quotidiano)

"Dichiararsi forza 'progressista'", o "progressisti indipendenti", o "progressisti", o "di sinistra". O, ancora, "non dichiarare alcun posizionamento, ritenuto riduzionista, e mantenere la storica distanza dalla destra e dalla sinistra". (L'HuffPost)