La rivoluzione elettrica: un bivio per l’industria automobilistica tedesca
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L’industria automobilistica tedesca, da sempre fiore all’occhiello dell’economia nazionale, si trova oggi a un bivio. La rivoluzione elettrica, pur promettendo un futuro più sostenibile, porta con sé una serie di sfide complesse, prima fra tutte la riduzione della forza lavoro. Un recente studio condotto da Prognos prevede la perdita di 186.000 posti di lavoro entro il 2035, una cifra allarmante che mette in luce le profonde trasformazioni in atto nel settore. (l'Automobile - ACI)
Se ne è parlato anche su altre testate
Una pessima notizia per l’industria italiana, dato che il 30% dei componenti delle auto tedesche è Made in Italy e che l’indotto è già affaticato dalla crisi degli impianti di Stellantis: per un’impresa della componentistica su tre è prevista una contrazione dell’occupazione. (Corriere della Sera)
Il 2024 si conferma un anno nero per i produttori italiani del settore automotive e le previsioni sul 2025 sono tutt’altro che positivi. Per il 55% delle aziende, come raccontano i dati raccolti dall’Osservatorio che fa capo all’Anfia (Associazione delle imprese della filiera automotive) e alla Camera di commercio di Torino, l’anno in corso si porta dietro un calo del fatturato. (Il Sole 24 ORE)
La necessità di dare vita ad una mobilità realmente sostenibile, infatti, potrebbe condurre alla perdita di ben 186mila posti di lavoro entro il 2035, nel settore. Con un quarto di forza lavoro che è già fuori dai giochi, almeno stando a quanto affermato all’interno di uno studio commissionato dall’associazione dell’industria automobilistica VDA. (ClubAlfa.it)
Mercoledì 6 novembre alle ore 9:30 nella sala congressi dal T Hotel di Feroleto si terrà il convegno “Welfare servizi e formazione nel settore terziario” promosso dall’Ente Bilaterale Commercio Terziario e Servizi (Ebt) Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia in collaborazione con il Consiglio Provinciale Consulenti del Lavoro di Catanzaro. (Corriere di Lamezia)
Il 2024 è considerato un anno di arretramento per tutti i principali indicatori economici legati all’automotive, e questa situazione di incertezza sta spingendo molte aziende a riconsiderare la loro permanenza nel settore. (wigglesport.it)