Bce, Lane: timori inflazione calati ma impegno non ancora finito
I timori sulla fase finale del processo disinflazionistico nell'eurozona sono effettivamente calati rispetto a un anno fa, ma al tempo stesso l'impegno per assicurare che resti stabilmente al 2% non è ancora finito. Persistono rischi sia al ribasso sia al rialzo e a dicembre la Bce dovrà valutare questi elementi, anche alla luce delle previsioni economiche aggiornate. Lo afferma il capo economista della Bce, Philip Lane, in un'intervista al quotidiano economico francese Les Echos (idealista.it/news)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nuovo calo intanto dell’indice Ifo tedesco No a forward guidance. (Milano Finanza)
A lanciare l’allarme è Philip Lane, capoeconomista della Bce, che prevede un graduale allentamento della politica monetaria e il raggiungimento di un nuovo equilibrio nel 2025, pur senza sbilanciarsi su tempistiche ed entità dei tagli. (Finanzaonline)
La stagione delle trimestrali è ormai agli sgoccioli e il focus degli investitori è ritornato sulle banche centrali, in particolare, la Federal Reserve e la Banca centrale europea. Anche il fronte geopolitico col riacutizzarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina ha contribuito a tenere sotto scacco i listini azionari. (QuiFinanza)
Diversamente da quanto sperano diversi operatori, che sperano in un taglio dei tassi, all’interno della Banca centrale europea c’è chi la pensa diversamente. Christine Lagarde, presidente della BceMissing Credit Ma, date le condizioni economiche e inflazionistiche, non è detto che ci sarà un nuovo taglio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tuttavia, gli analisti non si attendono che l'entità dei tagli superi le stime espresse finora, ma si aspettano che il tasso di policy principale raggiunga il 2,5% prima dell'estate del 2025, rispetto alla previsione precedente, che guardava a settembre 2025. (SoldiOnline.it)
Nelle ultime sedute sono salite le aspettative per un intervento massiccio da parte della Banca centrale europea, come dimostra il minimo dal novembre 2022 raggiunto dall’euro nei confronti del do… (la Repubblica)