Filippo Macchi insegna come reagire alle polemiche: “Vergogna? Io mi sento fortunato. Gli arbitri vanno rispettati, non voglio alibi”

“Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna. Eppure a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato“. Giù il capello di fronte a Filippo Macchi. Il fiorettista azzurro vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi è da ore al centro delle polemiche per l’arbitraggio quanto meno discutibile che ha caratterizzato la sua finale contro Cheung Ka Long (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Mentre il suo mister racconta il brutto quarto d'ora fatto passare ai giudici, Macchi getta acqua sul fuoco. Anzi scherza sulla sua proposta di matrimonio alla fidanzata a Casa Italia: "Ma che state a di'!". (Corriere TV)

Filippo Macchi si è dovuto accontentare dell'argento nel fioretto individuale. E propio la decisione dell'arbitro Hao Chih Huang di Taiwan di utilizzare il Var per tre volte sul 14-14 ha mandato su tutte le furie lo staff azzurro. (Tiscali)

Lo schermitore si trovava in vantaggio per 14-12 nella finale di fioretto contro Ka Long Cheung da Hong Kong, quando ha subito la rimonta da parte dell’avversario (14-14). Tutto si è così deciso all’ultimo assalto, che si è però rivelato controverso sotto la direzione di un arbitro dimostratosi poco competente e professionale. (OA Sport)

Olimpiadi, la lezione di maturità di Macchi: “Sono un ragazzo fortunato”

Le Olimpiadi 2024 sono iniziate sotto il segno delle polemiche per alcune decisioni arbitrali contro l'Italia della scherma. Ma non solo. In questa disciplina, però, si è verificata una brutta coincidenza. (Fanpage.it)

A desso il dubbio è se gioire per l’argento di uno straordinario Filippo Macchi o rammaricarsi per un possibile oro apparso davvero vicino, con inevitabili polemiche per quelle tre stoccate sul 14-12, due non assegnate nemmeno dal video referee che sulla 3ª si è invece espresso a favore di Ka Long Cheung , il campione di Tokyo capace di confermarsi sul trono di Olimpia come tra gli uomini hanno saputo fare solo Nedo Nadi e il francese Christian d’Oriola. (Tuttosport)

– Da Parigi a Pisa, passando per il cuore dell’hinterland cittadino. Il viaggio di Macchi è solo all’inizio, considerando che ora l’attenzione è focalizzata alla gara a squadre di fioretto di domenica, ma è già tempo di bilanci. (LA NAZIONE)