Turchia, esplode fabbrica di armi e munizioni: almeno 12 morti
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Turchia – Almeno 12 persone sono morte in seguito ad un’esplosione, le cui cause sono ancora da chiarire, avvenuta in una fabbrica nel distretto di Karesi, in provincia di Balikesir, località a circa un centinaio di chilometri a sud di Istanbul. Lo ha annunciato il prefetto locale Ismail Ustaoglu, citato dall’agenzia Anadolu, facendo sapere che la tragedia è avvenuta in un locale della compagnia Zsr, produttrice di materiale esplosivo, armi e munizioni, e ha causato il crollo dell’edificio, mentre numerose squadre di soccorritori e vigili del fuoco si sono portate sul posto. (Frosinone News)
La notizia riportata su altri giornali
Nei corridoi non c’è più la voce del Kamal Adwan, il direttore Hussam Abu Safiya. Non ci sono più pazienti, né sfollati, non c’è più personale sanitario. (il manifesto)
Le sirene di allarme aereo hanno risuonato a Beit Shemesh e in numerose città limitrofe, nonché in diverse comunità vicino a Gaza. Denso fumo nero è stato visto salire sopra lo skyline di Gaza vicino al confine con Israele meridionale, mentre i raid dello Stato ebraico nella exclave palestinese sono proseguiti per tutta la giornata. (LAPRESSE)
L’area circostante uno dei pochi ospedali ancora operativi nel nord di Gaza, il Kamal Adwan di Beit Lahia, è diventata per ore un campo di battaglia dove a terra sono rimasti almeno 50 morti. Ha ordinato l’evacuazione dell’ospedale 15 minuti prima dell’assalto e, come sempre tra versioni discordanti, si è scatenato l’inferno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le forze israeliane hanno arrestato il direttore dell’ultimo ospedale principale funzionante nel nord di Gaza, nell’ambito dell’operazione militare in corso nell’area. (Il Sole 24 ORE)
Un nuovo raid israeliano su Gaza City ha causato la morte di almeno 5 persone, ma decine sono intrappolate sotto le macerie. (la Repubblica)
Li hanno portati via seminudi, con le mani alzate. «Siamo stati portati in una sala dell’ospedale, i soldati israeliani ci hanno ordinato prima di togliere il velo (islamico) poi di spogliarci, le donne alcuni indumenti, gli uomini quasi completamente. (il manifesto)