Ventotene contro il nazionalismo bacato: perché fuori dall’Europa non c’è salvezza

Il dileggio del manifesto di Ventotene da parte della presidente Meloni è la cartina di tornasole di un’appartenenza bacata all’Unione europea. Un’unione semplicemente intergovernativa con una Commissione che svolge solo funzioni tecniche. Difendere lo status quo in favore degli interessi nazionali non corrisponde all’ideale di un’unione politica ampia, con proprie autorità in materia di politica estera e di difesa, come nel documento elaborato al confino da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni: tre antifascisti già incarcerati per anni e anelanti alla libertà, e ora da Meloni presentati come fautori di uno stato repressivo delle libertà. (La Repubblica)
Su altre fonti
Durissima sentenza contro Greenpeace per le proteste contro un oleodotto americano: dovrà pagare 660 milioni di dollari. Ventotene delle polemiche: tutti ne parlano ma pochi hanno letto il Manifesto di Spinelli. (L'HuffPost)
Il problema è che questa volta – e mi dispiace molto ammetterlo – ha qualche ragione anche la non antifascista Giorgia Meloni, e non solo sul Manifesto di Ventotene – che proclamava (in maniera contraddittoria) una rivoluzione socialista violenta e perfino la dittatura di un solo partito per instaurare una federazione democratica europea – ma soprattutto sul fatto che il mito della federazione europea non è realizzabile, e se lo fosse non sarebbe democratico. (Il Fatto Quotidiano)
Non pago di aver prodotto un comunicato contro il premier Giorgia Meloni, Roberto Saviano ha deciso di andare in video per difendere il Manifesto di Ventotene, portando avanti una teoria secondo la quale il documento sia espressione del socialismo liberale e punta il dito contro il premier accusandola di dire falsità. (il Giornale)
Dopo la partecipazione compatta alla piazza per l’Europa della scorsa settimana le opposizioni si mobilitano ancora. La scintilla parte dal Pd, ma subito aderiscono Italia Viva, Più Europa, Avs. Rappresentanti locali… (la Repubblica)
Maurizio Crozza nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, in onda il venerdì in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+, analizza la situazione politica italiana, concentrandosi sulle tensioni interne al Governo Meloni causate anche da un rapporto sempre più competitivo tra la Premier e il suo vice, Matteo Salvini: «Lei è trumpiana, lui è putiniano… se potessero, l’Europa la metterebbero in cantina, accanto alla cyclette. (Il Giornale d'Italia)
Mentre le opposizioni del parlamento da giorni si impegnano per tentare di trovare repliche adeguate a Giorgia Meloni, che ha chiesto se il Manifesto di Ventotene rappresenta la loro idea di Europa, Ilaria Salis entra a gamba tesa su tutto ciò che i suoi colleghi del parlamento italiano hanno cercato di mettere insieme. (il Giornale)