Un giovane sardo premiato dal presidente Mattarella come Alfiere del Lavoro

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
vistanet INTERNO

Un giovane sardo premiato dal presidente Mattarella come Alfiere del Lavoro. Alessandro Serafini, un brillante studente diciannovenne originario di Carbonia, ha portato alto l’onore della Sardegna al Quirinale, ricevendo ieri il prestigioso riconoscimento di Alfiere del Lavoro dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo premio, istituito nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, celebra l’eccellenza accademica e l’impegno dei migliori studenti del paese. (vistanet)

Su altri media

Ho pensato: “Wow, sono a due metri dalla più alta carica dello Stato!”. Torinese, classe 2005, … (La Stampa)

La giovane, che si è iscritta quest’anno alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Bologna, risulta dunque fra i 25 migliori studenti diplomati d’Italia. Oltre a essere una studentessa modello, Chiara è anche consigliere comunale del Pd ad Argenta, nutrendo da tempo una passione per la politica che ha origini fin dai primi anni del liceo. (Estense.com)

La cerimonia si è svolta alla presenza di Maurizio Sella, presiedente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro che ha consegnato al presidente Mattarella il libro dal titolo ‘Donna e Impresa. (il Resto del Carlino)

Alessandro Vincenzo De Vita, il neo alfiere del lavoro nominato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella , è stato ricevuto oggi da Andrea Frosini sindaco di Monteriggioni, il comune in cui vive (nella frazione di Quercegrossa). (RadioSienaTv)

LANCIANO. «L'Italia non è seconda a nessuno, occorre perseverare nella lungimiranza, col coraggio di disegnare il domani. (Il Centro)

L’emozione di essere uno dei 25 migliori studenti d’Italia, l’onore di essere premiati al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella come Alfiere del Lavoro. È lo studente dei record Lorenzo Murace, fino a pochi mesi fa alunno del liceo Copernico, in cui è riuscito a mantenere la media del 10 non per un anno, ma addirittura per un quadriennio. (La Repubblica)