OpenAI lancia ‘Canvas’ per ChatGPT, uno spazio libero dove creare

OpenAI ha lanciato una nuova interfaccia per interagire con ChatGPT, chiamata Canvas. Questo prodotto introduce una finestra separata accanto alla tradizionale chat, creando uno spazio di lavoro per progetti di scrittura e codifica. La funzionalità sarà disponibile inizialmente in beta per gli utenti di ChatGPT Plus e Teams, e successivamente per gli utenti Enterprise ed Edu. La nuova interfaccia, che consente di generare testi o codici direttamente su Canvas, offre agli utenti la possibilità di evidenziare sezioni da modificare, migliorando così l'interazione con l'IA. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altre fonti

OpenAI ha presentato Canvas, una nuova interfaccia (attualmente in beta) per ChatGPT che promette di semplificare l’interazione con l’intelligenza artificiale per progetti di scrittura e programmazione. (Tech Princess)

Attualmente in fase beta ma si tratta di nuova workspace, presentata attraverso un annuncio ufficiale sul blog di OpenAI, è accessibile per gli utenti di ChatGPT Plus e Team, mentre gli utenti Enterprise ed Edu avranno la possibilità di utilizzare Canvas a partire dalla prossima settimana. (Il Sole 24 ORE)

Si tratta di un'interfaccia che permette di interagire con ChatGPT in modo più fluido rispetto al semplice prompt. (DDay.it)

Dieci minuti insieme all'IA che parla, ride, bisbiglia e sospira come un essere umano

OpenAI sta testando una nuova funzionalità per ChatGPT chiamata Canvas, pensata per l’ambiente di lavoro. Questa nuova funzione, presentata sul blog ufficiale dell’azienda, è attualmente disponibile per gli utenti di ChatGPT Plus e per quelli del piano Team, mentre gli utenti Enterprise ed Edu potranno accedervi a partire dalla prossima settimana. (macitynet.it)

OpenAI in occasione del suo evento dedicato agli sviluppatori ha annunciato alcuni nuovi tool studiati per per semplificare la creazione di app AI avanzate. Quattro i tool presentati. (Il Sole 24 ORE)

Si può scegliere tra la voce (virtuale) di un uomo e quella di una donna, e poi si può chiedere praticamente qualsiasi cosa. Quando all'IA vengono rivolte domande o richieste inopportune, offensive o a sfondo sessuale, la voce virtuale si rifiuta (cortesemente) di rispondere. (la Repubblica)