Esercitazione con lanci simulati di missili Iskander-M a Kaliningrad
Come sappiamo l’oblast di Kaliningrad si può considerare come un’enorme base militare.
Il 4 maggio, nell’oblast di Kaliningrad, exclave russa sul Baltico, si è tenuta un’esercitazione dell’esercito russo che ha simulato il lancio di missili balistici a corto raggio tipo Iskander-M.
In tutta la regione sono presenti diversi distaccamenti e vere e proprie sedi della Flotta del Baltico, dell’aviazione russa e dell’esercito. (InsideOver)
La notizia riportata su altri giornali
Il Poseidon è solo propaganda, il Kinzhal fa davvero paura». Con il generale Paolo Capitini, esperto di scienze strategiche e di storia militare, parliamo dei missili e i siluri mostrati dai russi: «Un ordigno nucleare non avrebbe senso, il Sarmat è stato costruito per non essere utilizzato mai» (Corriere del Ticino)
Da quanto riportato dal Moscow Times , che cita la Difesa russa, sarebbero stati effettuati “lanci elettronici” simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare nel lembo di terra europeo – ma di proprietà russa – che separa la Lituania dalla Polonia (L'HuffPost)
Un’esercitazione? Sì, ma la minaccia è vera”. L’esperto geopolitico commenta ogni giorno sulla Stampa il conflitto tra Russia e Ucraina. Emanuela Minucci (La Stampa)
Stavolta non c'è stato neppure bisogno di lanciare un missile in aria. Mercoledì, settantesimo giorno di quella che qui chiamano "operazione militare speciale", la Russia ha simulato il "lancio elettronico" di missili con capacità nucleare da Kaliningrad, la sua strategica exclave affacciata sul mar Baltico, stretta tra Polonia e Lituania (la Repubblica)
Le forze armate russe hanno simulato attacchi missilistici nucleari nell’enclave di Kaliningrad, al confine con l’Unione europea. Per la precisione, Mosca ha simulato “lanci elettronici” di sistemi missilistici balistici mobili Iskander con capacità nucleare. (L'Unione Sarda.it)
Sono stati simulati attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemico. Viste le caratteristiche dei missili testati, un eventuale loro utilizzo sarebbe ridotto al territorio ucraino o ai Paesi immediatamente confinanti. (Il Fatto Quotidiano)