Il taglio dell’Ires premiale è cosa giusta con il rischio che venga scritta sbagliata
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E’ accordo nella maggioranza sulle modifiche da apportare alla legge di Bilancio per il 2025. L’incontro di lunedì tra la premier Giorgia Meloni e i due vice e alleati Matteo Salvini e Antonio Tajani ha trovato la quadra. La materia fiscale ha assorbito gran parte della discussione, nonché delle tensioni nelle ultime settimane. Una delle novità che ha messo tutti d’accordo è stata l’introduzione della cosiddetta Ires “premiale”, che si traduce in un taglio dell’aliquota dal 24% al 20%. (InvestireOggi.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Inizialmente si era parlato di un aumento fino a 50mila euro, ma l’ultima ipotesi sembra più prudente e meno costosa per le casse pubbliche. Una piccola facilitazione per chi vuole entrare o restare nel regime forfettario. (NT+ Fisco)
In pratica, dal 1° gennaio 2025, a patto che l'emendamento passi, cambierà la regola secondo cui il regime forfettario è precluso ai soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi ad esso assimilato (articoli 49 e 50 del Tuir) in misura superiore non più a 30mila euro, ma a 35mila euro. (Fiscoetasse)
Il ceto medio dovrà attendere. (ilgazzettino.it)