Il conflitto Israelo-Palestinese e il controllo delle risorse economiche

Il conflitto Israele-Palestina è uno dei più lunghi e complessi della storia moderna, per dispute politiche, religiose ed etniche. Un fattore trascurato ma fondamentale nel contesto di questa guerra è il controllo delle risorse economiche. La terra, l’acqua e le risorse naturali svolgono un ruolo cruciale nel prolungare e alimentare il conflitto, con gravi conseguenze per la stabilità della regione. (Avanti Online)

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Le due agenzie abbassano il rating rispettivamente da A2 a Baa1 e da A+ a A, tenendo conto di come pesano sull’economia dello stato ebraico le invasioni a Gaza e in Libano, le quali hanno provocato una fuga di turisti e aziende. (Il Giornale d'Italia)

Secondo il report di Moody’s, “a lungo termine, l’economia di Israele sarà indebolita in modo più duraturo dal conflitto militare di quanto previsto in precedenza”. L’economia israeliana in questo anno di “guerra senza limiti” è peggiorata pesantemente, tanto da ottenere il declassamento da parte di Moody’s del rating sull’economia di Israele da A2 a Baa1 con outlook negativo. (Contropiano)

La forchetta attuale si aggirerebbe tra i 67 miliardi di dollari stimati dalla banca centrale israeliana e i 120 miliardi di dollari (circa il 20% del pil israeliano) stimati dall'economista israeliano Yacov Sheinin. (Adnkronos)

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