Berrettini: “Ero scoppiato, facevo lo spettatore. Sinner? Mi domando se…”
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Il tennista italiano Matteo Berrettini parla in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Del suo ritorno, di Sinner e non soltanto Alessandro 23 novembre - 12:52 Matteo Berrettini parla in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Del suo ritorno, di Sinner e non soltanto. Matteo, un anno fa era spettatore. È arrivato finalmente il momento di essere protagonista? "Sì, spettatore in tribuna. Sappiamo di avere una delle squadre migliori della competizione, abbiamo il giocatore più forte del mondo e posso assicurare che entrare in campo con lui dà sempre un grande senso di sicurezza. (Golssip)
Su altre testate
Jannik Sinner e Matteo Berrettini stanno facendo sognare l’Italia del tennis. (GQ Italia)
L’invidia è una brutta bestia e l’amicizia, nello sport, è un concetto sopravvalutato. Dentro l’abbraccio capiente di Matteo, sottile com’è ci stanno due Jannik. (Corriere della Sera)
La verità è che hanno conquistato tutti il modo entusiasmante in cui i due azzurri hanno giocato nel doppio, decisivo per l'ingresso in semifinale; il rapporto che li lega; i valori di amicizia, stima e rispetto che li uniscono; la capacità di essere l'uno a sostegno dell'altro nei momenti di difficoltà. (Tuttosport)
Sabato 23 novembre 2024, la frase del giorno Matteo Berrettini è nato a Roma il 12 aprile 1996. È un tennista italiano. (VareseSport)
Sarà sicuramente una prosaica questione di sponsor, eppure i due azzurri diversi delle magliette di Sinner e Berrettini raccontano l’Italia meglio di un trattato. E la visiera del cappellino dalla stessa parte. (Corriere della Sera)
Matteo è stato sempre presente, sparring di lusso, consigliere, capo ultrà, motivatore. Ha festeggiato la Davis senza poterla sollevare: il capitano Volandri avrebbe voluto, ma il protocollo non lo permetteva. (La Gazzetta dello Sport)