Hey Joe, James Franco: «Il film illumina tutti coloro che sono colpiti dalla guerra»
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«Abbiamo lavorato su Norman Lewis e il suo Napoli ’44, il racconto di un soldato americano che si trova nella città nel dopoguerra e fa l'interprete. Racconta la società devastata dalla guerra. C’è la responsabilità del vincitore che si trova difronte a una società povera in cui le donne si offrono per fame. La relazione che nasce tra Dean e Bambi che dà vita al figlio è una relazione d'amore ma è anche una colpa storica. (leggo.it)
Ne parlano anche altri giornali
"Hey Joe" di Giovannesi con James Franco: "La barriera linguistica è una metafora della vita" (La Stampa)
Che c’è di Bello, il nostro inserto culturale del sabato tradotto in newsletter. Potete così scoprire con noi i nuovi film, le serie tv, gli spettacoli teatrali, le uscite in libreria, il personaggio letterario del momento. (Il Fatto Quotidiano)
Ma anche coloro che la porta di casa l’hanno raggiunta nuovamente, feriti nell’animo, nella memoria e ancora sui corpi, tappezzati di cicatrici, che un po’ ricorderanno la morte e un po’ ricorderanno l’amore. (The Hot Corn Italy)
Il figlio (Francesco Di Napoli) lo ritrova contrabbandiere e per nulla interessato a lui. Continua Franco: «Il mio personaggio è un disastro, un alcolizzato. (Vanity Fair Italia)
Voleva l’ineffabile Alexander Pope, “il mare unisce i paesi che separa”. (Il Fatto Quotidiano)
ROMA – Napoli, James Franco, il set e quella storia: al nostro Hot Corner della Festa del Cinema di Roma, ecco Francesco Di Napoli che in questa conversazione con Dario Cangemi racconta “Hey Joe” di Claudio Giovannesi. (The Hot Corn Italy)