Hey Joe, James Franco: «Il film illumina tutti coloro che sono colpiti dalla guerra»
«Abbiamo lavorato su Norman Lewis e il suo Napoli ’44, il racconto di un soldato americano che si trova nella città nel dopoguerra e fa l'interprete. Racconta la società devastata dalla guerra. C’è la responsabilità del vincitore che si trova difronte a una società povera in cui le donne si offrono per fame. La relazione che nasce tra Dean e Bambi che dà vita al figlio è una relazione d'amore ma è anche una colpa storica. (leggo.it)
Ne parlano anche altri giornali
Un padre, un figlio e le macerie private e pubbliche della guerra che si propagano nel tempo. Al suo quinto lungometraggio di finzione, Claudio Giovannesi si confronta con una materia tanto elevata quanto complessa, che si articola in un melodramma ad alto tasso emotivo immerso nelle radici criminali della Napoli degli ultimi: gli eredi delle miserie umane del 1944 ritrovati a inizio anni ’70. (Il Fatto Quotidiano)
Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it Buona lettura (Il Fatto Quotidiano)
Tutto parte dal New Jersey, Stati Uniti. Qui Dean Barry (James Franco), un veterano americano che nel '44 ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la Seconda Guerra mondiale, pensa bene di tornare in Italia, a Napoli, all'inizio degli anni '70, per conoscere suo figlio. (Il Mattino di Padova)
Voleva l’ineffabile Alexander Pope, “il mare unisce i paesi che separa”. (Il Fatto Quotidiano)
Per James Franco non è solo il primo film italiano, ma anche il ritorno sulle scene dopo una lunga pausa: in pieno #MeToo, il movimento femminista contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne, la sua reputazione è stata travolta dalle accuse di condotta sessuale inappropriata mosse da alcune ex studentesse della scuola di recitazione Studio 4, che l’attore ha diretto dal 2014 al 2017. (Luce)
ROMA – Napoli, James Franco, il set e quella storia: al nostro Hot Corner della Festa del Cinema di Roma, ecco Francesco Di Napoli che in questa conversazione con Dario Cangemi racconta “Hey Joe” di Claudio Giovannesi. (The Hot Corn Italy)