Pd ancora in piazza a spese nostre: Bologna-Firenze, dopo i 270mila euro di Roma...

Alessandro Gonzato 20 marzo 2025 Roma Capitale, denominazione azzeccatissima, ha speso un capitale di 270mila euro – soldi pubblici fino a prova contraria, attendiamo smentita dal sindaco Gualtieri – per la “manifestazione pacifista” di sabato scorso i cui partecipanti erano divisi su tutto tranne sul “dagli a Trump e alla Meloni”. Bologna e Firenze, anche loro a guida dem, si preparano a non essere da meno, e vediamo quanto sarà l’ammontare. (Liberoquotidiano.it)
Su altri media
Un evento raccontato come «spontaneo», «autoconvocato dal basso» e «richiesto dai cittadini», ma in realtà organizzato e finanziato con 270mila euro di denaro pubblico. (L'INDIPENDENTE)
Ventotene, il sogno europeo nel film di Virzì: "Confino? Ma che ce stava, la dogana?" (La Stampa)
La sinistra ci riprova: dopo la piazza pro-Europa organizzata da Michele Serra di Repubblica, i sindaci del Pd ne indicono un'altra. Sara Funaro e Matteo Lepore, rispettivamente prima cittadina di Firenze e primo cittadino di Bologna, rendono nota sulle colonne del quotidiano una nuova manifestazione. (Liberoquotidiano.it)

Gualtieri ha difeso la regolarità dell’evento, sottolineando che il Comune di Roma era tra gli organizzatori e che la manifestazione, a favore dell’Europa, era bipartisan. Le polemiche che stanno travolgendo Roma riguardano i costi sostenuti (da noi) per la manifestazione “Una Piazza per l’Europa”, che si è svolta sabato scorso in piazza del Popolo. (Nicola Porro)
Fin qui tutto normale, le manifestazioni si possono certamente fare. Recentemente è stata organizzata a Roma una manifestazione della sinistra lanciata da Michele Serra, giornalista di Repubblica. (il Giornale)
Durante l'assemblea un gruppo di consiglieri appartenenti a Fratelli d'Italia con lo slogan «Roma Libera» ha chiesto le dimissioni del sindaco e ha srotolato un manifesto con sopra scritto «Gualtieri vergogna Capitale», presente il gruppo capitolino di Fratelli d'Italia e il coordinatore romano Marco Perissa. (Corriere Roma)