Leclerc in pole nel Gp del Belgio, Verstappen primo e retrocesso

Charles Leclerc con la Ferrari conquista oggi la pole position nel Gp del Belgio, 14esimo appuntamento del Mondiale 2024 di Formula 1. Il pilota monegasco, alla 26esima pole della carriera, ottiene il secondo tempo nelle qualifiche alle spalle della Red Bull di Max Verstappen. A Spa, sotto la pioggia, l'olandese gira in 1'53''159 ma perde 10 posizioni in griglia per la sostituzione del motore. Leclerc, quindi, partirà davanti a tutti e in prima fila sarà affiancato dalla Red Bull del messicano Sergio Perez (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

Sono ben due le penalità in F1 dopo le qualifiche del Gp del Belgio. Perché si è corso in queste ore per ottenere il miglior tempo possibile e cercare di essere ad ogni costo più avanti possibile nella griglia di partenza che vedrà i piloti partire per il prossimo GP. (Tshot)

Complice la penalità che arretrerà Max Verstappen di 10 posizioni sulla griglia di partenza del GP Belgio, il ferrarista oggi in qualifica ha ottenuto una pole position assolutamente insperata. Il meteo capriccioso di Spa ha offerto un assist a Charles Leclerc e il monegasco non l’ha sprecato. (Formu1a.uno)

Chiude la top tre la Mercedes di Lewis Hamilton. Più sottotono la rossa di Carlos Sainz, soltanto settimo. (la Repubblica)

Gp Belgio: Verstappen penalizzato, Leclerc in pole! Charles: “La pioggia ci ha aiutato”

In realtà il miglior tempo della sessione è stato fatto segnare da Max Verstappen ma con la penalità di dieci posizioni in griglia comminata all’olandese la partenza al palo è del pilota monegasco, autore di un ottimo secondo crono assoluto. (Circus Formula 1)

Un meteo incerto tipico delle Ardenne di questo periodo, ci ha confezionato un sabato di qualifiche sul circuito di Spa Francorchamps carico di pathos, adrenalina e colpi di scena furibondi. (il Giornale)

Bentornato Charles. Il capolavoro di Leclerc ha illuminato il pomeriggio buio di Spa, nuvole basse e asfalto bagnato, le condizioni in cui i piloti riescono ancora a fare la differenza. (La Stampa)