Pulcinella «fallico», il giudizio di Paladino: «Installazione dirompente, è la pernacchia di Eduardo»

«Mi sembra un’opera dirompente, in totale sintonia con la grande tradizione napoletana della commedia dell’arte, della Piedigrotta, dell’ arte in piazza» dice Mimmo Paladino a proposito dell’installazione di Gaetano Pesce in piazza Municipio. Il celebre scultore, incisore e pittore sannita, che firmò la prima scultura gigantesca a cielo aperto – la Montagna di Sale dell’era Bassolino, in piazza del Plebiscito nel ’95 – commenta da Milano “Tu si ‘na cosa grande”, che tanto sta facendo discutere in questi giorni. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Questo prevedeva una tunica immacolata di Pulcinella, decapitata della maschera, che guarda un unico cuore trafitto. Sono in tanti ad averlo notato, in primis gli artisti che comunque hanno remore a rendere pubbliche le proprie impressioni. (napoli.corriere.it)

All'iniziativa doveva essere presente anche De Luca, che ha invece dato forfait per altri impegni a Roma. (La Repubblica)

«Sono contraria in generale alla censura. Ministro, lei cosa ne pensa della Pulcinella di Gaetano Pesce a Napoli? Bisognerebbe censurarla? (il Giornale)

Pulcinella, l'opera ha violato il progetto

“Farà discutere? Centrato l’obiettivo”. Sembra quasi una minaccia “bellica” quella di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Napoli, che faticosamente sta raggiungendo lo standard di capitale europea, ricade nel vecchio provincialismo quando rispolvera cliché desueti (vedi anche il corno di De Magistris qualche anno fa sul Lungomare). (Il Fatto Quotidiano)

A Napoli inaugurato in piazza Municipio l’omaggio a Pulcinella di Gaetano Pesce. Ma l’opera fa discutere: un po’ perché stride per il contesto, un po’ per la forma fallica, un po’ per i costi. (Finestre sull'Arte)

A Palazzo San Giacomo se ne fanno vanto, dimenticando che la piattaforma social ormai denominata X nelle mani trumpiane di Musk è diventata lo sversatoio dello stupidario mondiale. I social impazzano: meme e post tracimano dai cellulari, dai tablet, dai computer. (Corriere della Sera)