Israele chiude sede di al Jazeera in Cisgiordania e intensifica gli attacchi in Libano
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L'irruzione e poi l'ordine di chiudere per 45 giorni. Quattro mesi dopo aver vietato all'emittente del Qatar di operare all'interno del Paese e dopo aver revocato le credenziali stampa ai giornalisti, continua l'offensiva di Israele contro Al Jazeera. E a chiudere i battenti è questa volta la sede di Ramallah, in Cisgiordania. "Esiste una sentenza del tribunale per la chiusura di Al Jazeera per 45 giorni" avrebbe riferito un soldato israeliano al capo dell'ufficio di Al Jazeera in Cisgiordania, Walid al-Omari. (Today.it)
La notizia riportata su altri giornali
A dare notizia di questo progetto è la CNN, sottolineando che il piano non comprende se, quando e come sarebbe poi consentito ai civili palestinesi di tornare nell’area. (LA NOTIZIA)
In rappresaglia per le esplosioni e i raid mirati dei giorni scorsi, che hanno fatto decine di morti (Adnkronos)
Dopo undici mesi di guerra a Gaza, la parola pace resta un tabù. Anzi, secondo un articolo del Wall Street Journal in cui vengono citati diversi funzionario di alto livello della Casa Bianca che hanno richiesto l’anonimato, un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas non ci sarà prima della fine del mandato del presidente Joe Biden a gennaio. (LA NOTIZIA)
Ma non è del … (la Repubblica)
Ennesimo sabato di protesta in Israele contro la guerra a Gaza e a sostegno degli ostaggi rapiti da Hamas. Migliaia di persone sono scese in piazza a Tel Aviv chiedendo al governo di Benjamin Netanyahu di raggiungere al più presto un accordo per garantire il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri dai militanti palestinesi. (Il Sole 24 ORE)
I manifestanti chiedono al governo di trovare un accordo con Hamas, accordo visto come l’unica via di uscita per riportare a casa gli ostaggi rapiti ormai quasi un anno fa. Sabato 7 settembre, si sono tenute delle manifestazioni numericamente parlando senza precedenti nella storia di Israele, con circa 500mila partecipanti a Tel Aviv e circa 250mila partecipanti nel resto del Paese. (IARI - Istituto Analisi Relazioni Internazionali)