Susanna Recchia e Mia, chiesa gremita per l’addio a mamma e figlioletta morte nel Piave. Il parroco: «Comprendere, non giudicare»
MIANE (TREVISO) – Non c’era un solo posto libero nella chiesa parrocchiale di Miane dove pochi minuti fa è stato celebrato il funerale congiunto di Susanna Recchia, igienista dentale di 45 anni, e della figlia Mia De Osti di 3, morte nel Piave dopo la decisione della mamma di farla finita. Una vicenda straziante, per le modalità oltre che per il tragico epilogo, sulla quale il parroco ha invitato i fedeli a non fare speculazioni: «Chiediamo a Dio di insegnarci a comprendere, a non giudicare e ad avere compassione». (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altre testate
A stimolare l’ipotesi è il dettaglio dei farmaci antiepilettici che la donna ha portato con sé il giorno in cui si è allontanata dalla sua casa di Miane. Nella tragica fine di Susanna Recchia e della piccola figlia potrebbero aprirsi nuovi scenari. (Virgilio Notizie)
IL MESSAGGIO Come tanti, anche lui preferisce far parlare il cuore, soprattutto attraverso la preghiera. (ilgazzettino.it)
Si sono svolti oggi a Miane (Treviso) i funerali di Susanna Recchia e della figlia di 3 anni, trovate morte su un isolotto del Piave in quello che è stato definito un caso di omicidio-suicidio. (Fanpage.it)
«Cari genitori, non abbiate paura di dire la verità ai vostri figli, anche se bambini». Ancora sotto shock La Comunit… (La Tribuna di Treviso)
La “profonda e straordinaria emozione suscitata in tutta la cittadinanza dal luttuoso evento” dello scorso fine settimana ha segnato uno spartiacque nella storia di Miane. La comunità è sotto shock di fronte al dolore senza fine che stanno vivendo i familiari di Susanna Recchia e Mia De Osti. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Il sindaco «I recenti avvenimenti hanno toccato profondamente la nostra comunità e molte delle classi della nostra scuola - sono le parole del sindaco, Moreno Guizzo - l'amministrazione comunale invita tutti i genitori all'incontro con la professionista che, in modo totalmente gratuito, ha accolto la nostra richiesta per dare il giusto supporto e i suggerimenti su come affrontare in famiglia il delicato argomento». (ilgazzettino.it)