Vincenzo Camporini, il generale: «Un enorme sbaglio politico attaccare le Nazioni Unite. Saranno ancora più isolati»
«Si può comprendere che gli israeliani vogliano smantellare le postazioni di Hezbollah nel Sud del Libano e che sia tatticamente importante per loro che le basi di Unifil arretrino. Ciononostante, è inammissibile che vengano colpite installazioni delle Nazioni Unite». Il generale Vincenzo Camporini, già Capo di stato maggiore dell'Aeronautica e della Difesa, e responsabile sicurezza e difesa di Azione, spiega dal punto di vista militare le ragioni dei generali israeliani nell'insistere per una ridislocazione del contingente Unifil, ma «politicamente Netanyahu ha commesso un grave errore, che lo isola ancora di più». (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri giornali
In un messaggio rivolto al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterre… (L'HuffPost)
Due carri armati israeliani hanno “fatto irruzione” in una postazione dell'Unifil nel sud del Libano. (Sky Tg24 )
L'Ue "esprime particolare preoccupazione per gli attacchi delle forze di difesa israeliane (IDF) contro la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), che hanno provocato il ferimento di numerosi operatori di pace - prosegue Borrell -. (La Provincia di Cremona)
Netanyahu ha chiesto al segretario della Nazioni Unite, Antonio Guterres, di portare via dal sud del Libano le forze dell'Unifil. «L'Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha ricevuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai terroristi di Hezbollah (Corriere TV)
Il Libano "condanna la posizione di Netanyahu e l'aggressione israeliana contro le forze di peacekeeping dell'Unifil", ha affermato Mikati. Aggiungendo che "l'avvertimento che Netanyahu ha rivolto a Guterres chiedendo la rimozione dell'Unifil rappresenta un nuovo capitolo nell'approccio del nemico nel non rispettare le norme internazionali". (Tiscali Notizie)
Secondo l'ex capo di Stato maggiore della Difesa Vincenzo Camporini, «la missione Unifil non deve smobilitare. La Brigata Sassari svolge un ruolo essenziale». Camporini aggiunge che «i militari, sul campo sotto l’egida dell’Onu, devono continuare a monitorare, per quanto possibile, la situazione senza naturalmente farsi coinvolgere». (L'Unione Sarda.it)