Ultras Milan intercettati, il pressing per prendere Conte: "Altrimenti non manterremo la tranquillità"

Il mondo del tifo di Inter e Milan è stato sconvolto dall'indagine della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, che ha portato stamattina all'arresto di 19 esponenti di rilievo delle curve di entrambi i club milanesi (16 in carcere e 3 ai domiciliari), con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, estorsione e intestazione fittizia. (Calciomercato.com)

La notizia riportata su altre testate

In caso contrario si potrebbe arrivare, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, a un provvedimento di amministrazione giudiziaria. (Adnkronos)

Parliamo, per chi non lo sapesse, dell'ordinanza di custodia cautelare emessa questa mattina dalla Procura di Milano e che ha portato all'arresto di 18 persone (quindici in carcere e tre ai domiciliari) riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan (alcuni sono proprio i "capi" delle due tifoserie). (Tuttosport)

L’arresto dei capi ultras di Inter e Milan, per lo meno dei pochi non ancora in carcere o sottoposti a qualche provvedimento della magistratura, al di là degli aspetti giudiziari può avere un grosso impatto anche sull’aspetto sportivo. (Guerin Sportivo)

Arresti ultras, 40 indagati. Squadre danneggiate e non compiacenti

La Procura di Milano che ha sgominato i traffici illeciti del tifo organizzato di Inter e Milan con 19 misure cautelari ha avviato anche un cosiddetto 'procedimento di prevenzione' nei confronti dei d (TUTTO mercato WEB)

È in corso una grossa operazione della Polizia di Stato e della Guardia fi Finanza coordinati dalla Direzione Distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Milano già dalle prime ore di questa mattina. (Spazio Milan)

Fra di loro non ci sono dirigenti dei club, ha spiegato il Procuratore Marcello Viola, in quanto le società sono "soggetti danneggiati" e "non compiacenti" da quella che il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, ha definito "la deriva criminale degli stadi italiani". (La Provincia di Cremona e Crema)