La Fed taglia i tassi di interesse dello 0,25%, Powell subito allo scontro con Trump
La Federal Reserve (Fed), la banca centrale americana, ha annunciato un ulteriore taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, pari allo 0,25%. Si tratta della quarta riduzione consecutiva del costo del denaro consecutiva, che però non smuove ulteriormente la Borsa americana, reduce dai rialzi successivi all'elezione di Donald Trump. Proprio il futuro presidente degli Stati Uniti è stato uno dei temi centrali della conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha nettamente escluso la possibilità di dimettersi prima della fine del proprio mandato in caso di richiesta della nuova amministrazione. (QuiFinanza)
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"Abbiamo fatto un altro passo per ridurre il freno monetario, restiamo fiduciosi che la stabilità possa essere mantenuta". (LA STAMPA Finanza)
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«No», risponde secco il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, quando gli domandano se si dimetterebbe nel caso in cui Donald Trump glielo chiedesse. E ancora no, «non è permesso dalla legge», quando gli domandano se Trump, una volta alla Casa Bianca, potrebbe esautorarlo prima del tempo. (la Repubblica)
Ma, forse, non tutto potrebbe cambiare. Il presidente della banca centrale statunitense, la Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, infatti, ha assicurato che da parte sua non c'è al momento alcune intenzione di rassegnare le dimissioni, anche se la richiesta dovesse arrivare dal presidente neo-eletto. (il Giornale)
I principali indici azionari statunitensi consolidano il rally registrato nella seduta precedente, in attesa delle decisioni della FED in materia di politica monetaria. Alle ore 18.55 il Dow Jones guadagnava lo 0,11% a 43.779 punti, dopo aver fissato il nuovo massimo storico a 43.810 punti. (SoldiOnline.it)
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