Laura Frosecchi, uccisa dal nipote 20enne. Il marito Stefano: «Potevo esserci io al suo posto. La pistola? Non so dove l'abbia presa»

Laura Frosecchi, 55 anni, è stata uccisa all'interno del suo negozio, il panificio 'Forno Da Graziella', che gestiva con il marito Stefano Bettoni, al numero civico 132 di Via Volterrana a Chiesanuova, in provincia di Firenze. A spararle è stato il nipote Mattia Scutti, 22 anni, figlio della sorella del marito della vittima. E' stato lo stesso giovane a chiamare i carabinieri poco dopo aver sparato e ucciso la zia. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Da quel momento, le forze dell'ordine hanno ricostruito le ore di follia che hanno portato il giovane ad assassinare Laura Frosecchi, 55 anni, (nella foto) titolare della bottega di alimentari della frazione di Chiesanuova (il Giornale)

«Un ragazzo che non doveva stare a piede libero», dice per la seconda volta Stefano, un signore dal fare pacato e dai modi gentili che non riescono — ovviamente — a nascondere la sofferenza che prova. (Corriere Fiorentino)

Uccide la zia a colpi di arma da fuoco, poi si barrica in casa e infine si dà alla fuga per poi chiamare lui stesso i carabinieri ed essere infine fermato, dopo una lunga trattativa. (Sky Tg24 )

L'omicidio di Laura Frosecchi: uccisa con 4 o 5 colpi di pistola, il mistero dell'arma, il passato «difficile» di Mattia Scutti

Io non capisco il motivo". (Fanpage.it)

A trovare il corpo della donna sarebbe stata una cliente, che ha immediatamente chiesto aiuto allertando il 118 e le forze dell'ordine. Una donna di 55 anni è stata trovata morta all'interno del suo negozio di alimentari di via Volterrana, nella frazione Chiesanuova (Today.it)

Pochi minuti dopo è arrivata una chiamata al 118 da parte di una cliente che era entrata nel forno, trovando la donna a terra. Poi è uscito dal negozio «Forno da Graziella» — dove lavorava la zia Laura Frosecchi, 55 anni — e ha chiamato i carabinieri per dare l’allarme, chiamando la stazione di San Casciano in Val di Pesa, comune capoluogo, in uno stato di forte agitazione in cui diceva cosa aveva fatto. (Corriere Fiorentino)