Stellantis offre incentivi per lasciare il lavoro ai dipendenti statunitensi per tagliare i costi

Stellantis sta offrendo incentivi all’uscita dal lavoro ai dipendenti come parte di un’iniziativa volta a ridurre i costi a seguito del calo dell’utile netto registrato nella prima metà dell’anno. I pacchetti di separazione volontaria sono disponibili per i dipendenti non rappresentati dai sindacati negli Stati Uniti a livello di vicepresidente e solo in “certe funzioni”. A differenza delle offerte precedenti, non ci sono requisiti minimi di anni di servizio. (ClubAlfa.it)

La notizia riportata su altri giornali

La società vuole ridurre i costi e ora ha bisogno di farlo proprio in America, ecco perché (Milano Finanza)

Su Ferrari dice: la società si distingue dal settore lusso, la crisi non impatta perché abbiamo ordini per due anni. Intervistato da Cnbc il capo di Exor parla del momento difficile della casa automobilistica. (Milano Finanza)

Anche la divisione Ram di Stellantis è scivolata nelle classifiche di vendita e Chrysler ora produce solo minivan, roba da mamme. I marchi europei non sono smai stati adeguaatamente lanciati. Alfa vende poco e così Maserati e iat e Peugeut e Open non vogliono neanche sapere se esistino. (Scenari Economici)

John Elkann: «Stellantis? Per l'auto momento difficile e pieno di cambiamenti. Su Ferrari non pesa la crisi del lusso»

Non capita proprio tutti i giorni (o tutti gli anni) di sentire un amministratore delegato che parla in modo così diretto della situazione frustrante del proprio settore. “Guardando i risultati, tutti stanno percorrendo la stessa strada”, afferma, ma questa direzione, in effetti, è quasi per tutti inevitabilmente in declino. (ClubAlfa.it)

Pesanti vendite su Stellantis a Piazza Affari e a Parigi. Questa mattina la società guidata da Carlos Tavares ha pubblicato i conti del primo semestre che vedono un calo del 48% per quanto riguarda l'utile netto (a 5,6 miliardi) e un -14% per i ricavi che si attestano a 85 miliardi con meno volumi. (Il Sole 24 ORE)

«Ferrari lavora sui backlogs, quindi oggi vendiamo auto che arriveranno ai nostri clienti in un paio d’anni: è un modello diverso rispetto ad altre società del lusso e questo lo rende molto più prevedibile – ha commentato Elkann a Cnbc –. (Calcio e Finanza)