DalFastFashionaisolitifossili,gliinvestimentiin...sostenibilidell'UnioneEuropea|LANOTIZIA

N un mondo che cerca disperatamente di aggrapparsi alle promesse di un futuro più pulito, il sipario si alza su uno spettacolo inquietante: i fondi “sostenibili” dell’UE, quelli che dovrebbero guidarci verso un domani più etico, sono infarciti di investimenti in aziende di fast fashion, combustibili fossili e produttori di Suv. È il Guardian, insieme ai suoi partner mediatici, a rivelare che ben 18 miliardi di dollari dei loro fondi finiscono nelle tasche dei 200 maggiori inquinatori del pianeta. (LA NOTIZIA)

Su altri giornali

Molti fondi d'investimento sono pubblicizzati come green, ma sono in realtà profondamente fossili (Nextville)

In TV, una casa automobilistica potrebbe proporvi a caratteri cubitali una macchina “Diesel green” nuova fiammante e la targhetta di un top a fiori in un negozio di abbigliamento potrebbe definirsi “eco-friendly”. (Moneyfarm)

“L’hype è passato”. “I fondi di categoria sanguinano”. Il Financial Times nelle ultime settimane non è stato tenero nel titolare le analisi che descrivono il rapporto che si va delineando tra investimenti e sostenibilità. (la Repubblica)

Fondi sostenibili: il 25% degli investimenti ESG va a grandi inquinatori

Le etichette ambientali sono ormai presenti in molti dei prodotti in vendita nei supermercati. I marchi mettono in primo piano le loro credenziali verdi. Ma dov'è il limite tra interesse per l'ambiente e greenwashing? Le regole cambieranno in tutta Europa a partire dal 2026. (Euronews Italiano)

Il primo semestre del 2024 si segnala per l’intervento delle Autorità di Vigilanza europee (ESMA, EBA ed EIOPA) sul tema del greenwashing. I riferimenti, in particolare, sono (i) al Final Report, Greenwashing monitoring and supervision (EBA); (ii) al Final Report, Guidelines on funds’ name using ESG or sustainability-related terms (ESMA) e (iii) all’Opinion on sustainability claims and greenwashing in the insurance and pensions sectors (EIOPA) 1. (Diritto Bancario)

Cosa significa per il più grande distributore di materiale elettrico d’Italia fare i conti oggi con i trend e le sfide della transizione energetica? E come si fa a rimanere al vertice in un momento come quello attuale, denso di stimoli ma anche di incertezze? La risposta che abbiamo ricevuto da Sonepar Italia – parte del Gruppo internazionale Sonepar, azienda leader di questo mercato – svela una strategia fatta di incrollabili valori fondanti e una salda volontà nell’abbracciare l’innovazione per anticipare le esigenze del mercato e offrire ai clienti soluzioni personalizzate, all’avanguardia e anche sostenibili. (Rinnovabili)