Ultimo anno del Bonus Mobili: come approfittarne prima del 2026
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il bonus mobili è una detrazione IRPEF pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile che sia oggetto di lavori di ristrutturazione. A gran sorpresa, è stato deciso che si potrà beneficiare dell’agevolazione per gli acquisti in oggetto anche per il 2025, stante la conferma definitiva del Governo di prorogare il bonus. Per avere diritto al bonus mobili è necessario che siano in corso degli interventi di ristrutturazione e di fruire della detrazione IRPEF ex art. (IVG.it)
Su altre testate
Cambiano i bonus casa, con alcune conferme, alcuni tagli e qualche addio. L’associazione guarda al futuro con l’applicazione della direttiva “case green“ e respinge sin da ora l’idea di qualsiasi obbligo di intervento a spese dei proprietari. (IL GIORNO)
Concedere il bonus ristrutturazioni del 50% alle sole “prime case” dal 2025 significa scoperchiare un vaso di pandora. (Il Sole 24 ORE)
Utilizzando un termine giuridico, è l’effetto di un combinato disposto: da un lato, la riduzione dell’aliquota di agevolazione dal 50 al 36% che riguarderà le seconde case e, dall’altro, le soglie per fasce di reddito e dimensione del nucleo familiare che finiranno, comunque, per assottigliare il risparmio fiscale. (Il Sole 24 ORE)
In particolare, il bonus ristrutturazioni al 50% è stato prorogato mantenendo le condizioni attuali, con alcune modifiche che meritano attenzione per chi intende effettuare lavori sugli immobili. La Manovra 2025 , approvata dal Consiglio dei ministri e ora in discussione alle Camere, porta con sé rilevanti conferme e aggiornamenti sui bonus per ristrutturazioni e mobili. (Gazzetta del Sud)
La legge di Bilancio 2025 va verso l’introduzione di tre diverse soglie di spese massime ammesse in detrazione (comprensive di tutte le detrazioni maturate, anno per anno, a partire dal primo gennaio 2025) che saranno collegate ai livelli di reddito. (Il Sole 24 ORE)
Una manovra retroattiva, dunque, che salvo emendamenti diventerà legge dal 1° gennaio, un giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, insieme ad altri provvedimenti di modifica a contribuiti e agevolazioni fiscali. (Torino Cronaca)