Coronavirus, Istat-Iss: ‘Si riduce del 95 per cento il rischio di morte a 7 settimane da prima dose vaccino’
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nei soli mesi di marzo e aprile 2021, rispetto al 2020, i decessi sono 21.004 rispetto ai 30.064 dei rispettivi mesi nel 2020
Il rapporto evidenzia anche che nel 2020 la mortalità in Italia sia stata la più alta mai registrata dal dopoguerra.
Nell’anno della pandemia sono stati registrati complessivamente 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6 per cento di eccesso).
Da marzo 2021 si cominciano ad osservare gli effetti positivi della campagna vaccinale che ha prioritariamente puntato a proteggere la popolazione più fragile. (Silenzi e Falsità)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il 33,3% scegliera’ la regione di residenza, mentre il 63,6% optera’ per un’altra regione. A parita’ di luogo di vacanza scelto, le vacanze tendono a essere piu’ brevi per i residenti del Mezzogiorno rispetto a quelli del Centro-nord. (Notizie d'Abruzzo)
Nel Centro Italia c'è la quota più alta di chi, in assenza di Covid, avrebbe scelto un altro tipo di vacanza, pari al 40,2%. Il Covid ha condizionato la scelta del luogo per il 48,6% (sommando le risposte «Molto» e "Abbastanza") di coloro che hanno intenzione di andare in vacanza (La Sicilia)
Lo rileva l’Istat in un report, spiegando che nel 2020 sono in condizione di povertà assoluta poco più di due milioni di famiglie, pari al 7,7% del totale dal 6,4% del 2019. (LaPresse) – Nell’anno della pandemia torna a crescere la povertà assoluta in Italia, che riguarda oltre 5,6 milioni di persone. (LaPresse)
Tipologie di Cookie utilizzati dal Sito. Cookie Tecnici (obbligatori). Questa tipologia di cookie permette il corretto funzionamento di alcune sezioni del Sito. Il sito web www.requadro.com (di seguito, il "Sito") utilizza i cookie per rendere i propri servizi semplici e efficienti per l'utenza che visiona le pagine del Sito. (Requadro)
Un italiano su 2 ha intenzione di andare in vacanza tra giugno e settembre: il nostro Paese resta la meta preferita e la scelte sono poco condizionate dall’emergenza sanitaria. E’ il quadro che emerge da un’indagine ad hoc realizzata dall’Istat in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. (calabriadirettanews)
La scelta, che per fortuna nel nostro Paese non manca, ritorna quella tipica delle vacanze all’italiana degli anni ’60 e ’70, quando le ferie all’estero erano appannaggio di pochi e le vacanze si trascorrevano “in casa”. (Metropolitano.it)