I sacrifici e una visione politica

Sembra quasi una moda. Nel luglio scorso il premier britannico Keir Starmer si è rivolto al paese chiedendo sacrifici per affrontare la fase difficile e ripianare il buco nel bilancio pubblico. «È tempo di alzare il bavero e affrontare la tempesta», aveva detto. Il problema è che, avendo sbagliato il primo passo concreto - con la proposta di cancellare l’ indennità universale per il combustibile (Winter Fuel Allowance), che vale fino a 300 sterline per 10 milioni di pensionati- Starmer ha subìto un drastico crollo di popolarità che adesso dovrà gestire, non senza difficoltà. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Eppure Bruno Le Maire, l’ex ministro dell’Economia, ancora a inizio 2024 rassicurava i francesi, i mercati finanziari e l’Europa, con previsioni al 4,4%: “Il punto di svolta nel risanamento delle nostre finanze pubbliche è stato raggiunto e sarà mantenuto con fermezza”, aveva detto all’epoca. (Il Fatto Quotidiano)

Per il momento la Francia ha evitato una seconda crisi politica in pochi mesi, ma le buone notizie si fermano qui. Il primo ministro Michel Barnier ha superato il primo test. (InvestireOggi.it)

Comincia in Francia un autunno all’insegna dell’austerità nonostante questa parola non sia mai stata pronunciata da Michel Barnier. Nel suo discorso programmatico, Barnier aveva allertato sulla “spada di Damocle” dei conti pubblici, sotto la sorveglianza … (la Repubblica)

FRANCIA: Il Nuovo Disastro Finanziario? Rischi di Diventare una Nuova Grecia senza Troika!

Il primo ministro mette subito le mani avanti dopo aver presentato il progetto di finanziaria per il 2025: «È perfettibile». Michel Barnier sa benissimo che la stretta sui conti pubblici proposta dal governo per far fronte a una deriva del debito che quest’anno supera il 6%, sarà decostruita dall’Assemblée nationale, dove non ha la maggioranza. (il manifesto)

Quando ci lamentiamo per i treni che si rompono o non arrivano, i pronto soccorso nel caos, i tempi biblici per fare un esame medico gratuito, le buche nelle strade, le scuole in pessime condizioni, oppure gli argini dei corsi d’acqua che non reggono l’impatto del cambiamento climatico dovremmo sempre tenere presente che esistono due ordini di responsabilità: il primo è riconducibile alla buona o cattiva gestione, e qui si possono chiamare in causa legittimamente i ministri, i governatori, gli amministratori locali, il livello di preparazione della burocrazia e del capitale umano di un territorio; il secondo è un po’ meno ampio, e porta diritto al tema delle risorse. (Avvenire)

Cosa rimarrebbe di un sistema di spesa pubblica come quello francese con un taglio di 60 miliardi di euro nel 2025, tra riduzioni di budget e nuove imposte? Solo rovine. (ComplianceJournal.it)