“Megalopolis” di Francis Ford Coppola: la recensione di Paolo Mereghetti

MEGALOPOLIS Genere: affresco storico-visionario Regia: Francis Ford Coppola. Con Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza, Shia Labeouf, Jon Voight, Laurence Fishburne Si può dire di tutto dell'ultimo film di Coppola, che è kitsch, pretenzioso, discontinuo, ma non si può non riconoscergli un'ambizione fuori dall'ordinario. E non perché (Io Donna)

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Gualtieri: "Lupa a Coppola per ringrazialo, siamo onorati" 16 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

"Se devo ringraziare qualcuno ringrazio innanzitutto i miei nonni. È grazie a loro se posso considerarmi figlio dell'Italia e di questa terra, cosa che per me è un grandissimo onore". Così Francis Ford Coppola, nel discorso di ringraziamento nella sala consiliare del Campidoglio, a Roma, dove il sindaco Roberto Gualtieri gli ha consegnato la più alta onorificenza della città, la Lupa Romana. (L'Unione Sarda.it)

«Maestro, you done a Masterpiece, a very philosophical movie!». Bisognava dirlo, a Francis Ford Coppola, dopo che gli è stata dedicata una strada da vivo e dopo che la critica di tutto il mondo gli ha gettato fango addosso e il botteghino si è dimostrato implacabile. (Il Sole 24 ORE)

Malgrado lo spirito punk, l’indipendenza, la posizione che Coppola ha guadagnato sul campo per poter fare ciò vuole, opponendosi a logiche di profitto e di linearità narrativa così come ad un mondo che ragiona per etichette e affida le proprie decisioni ad un algoritmo, Megalopolis risulta oggettivamente un film difficile - se non impossibile - da seguire. (RSI.ch Informazione)

Arriva "Magalopolis" di Francis Ford Coppola : "L'Italia ha delle eccellenze in tutti i settori ma non sapete scegliere i politici e i governi". (La Stampa)

Il film più atteso dell’anno, un flop colossale e prevedibile, uno dei lungometraggi più potenti della stagione: è tutto questo e molto altro ancora “Megalopolis”, ritorno dietro la macchina da presa di Francis Ford Coppola a tredici anni di distanza dal precedente “Twixt”. (Il Sole 24 ORE)