Telegram cambia rotta, fornirà alle autorità governative i dati dei presunti criminali

Telegram cambia rotta, fornirà alle autorità governative i dati dei presunti criminali
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QuiFinanza ESTERI

Telegram, alla fine, ha ceduto ed ecco che, con la modifica attuata ai propri Termini di servizio, fornirà d’ora in avanti alle autorità i dati (indirizzi Ip e i numeri di telefono) dei suoi utenti resisi responsabili di azioni criminali. Il cambio di passo della piattaforma è dunque molto netto rispetto al recente passato, a quando cioè si era opposta alla richiesta di governi e magistratura di fornire loro informazioni sugli utenti che utilizzano l’app di messaggistica per compiere reati. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri media

L’app di messaggistica istantanea Telegram torna a far parlare di sé, a meno di un mese dall’arresto in Francia del CEO e co-fondatore Pavel Durov. Dopo anni di attività illecite avvenute tramite Telegram, il CEO ha annunciato tramite un post sull’app un cambiamento di policy: la piattaforma fornirà ora gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti sospetti alle autorità. (nss magazine)

La notizia ha scatenato una ondata di preoccupazione tra gli utenti, ad esempio tra coloro che hanno dovuto affrontare stalking e molestie online. Secondo le nuove regole del social, gli utenti bloccati potranno ancora visualizzare i profili di chi li ha bloccati, semplicemente non potranno interagire in nessun modo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Presentato come una delle analisi più approfondite del settore, il rapporto svela una realtà in cui solo una minoranza di organizzazioni è in grado di garantire una gestione continua della sicurezza. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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Pavel Durov, fondatore di Telegram, era stato arrestato il 24 agosto in Francia con accuse legate alla pornografia infantile, al traffico di droga e al riciclaggio di denaro proveniente dai ricavi della piattaforma da lui creata. (DDay.it)

Così Pavel Durov, che è stato arrestato lo scorso 24 agosto dalle autorità francesi con 12 capi d'imputazione a proprio carico per poi essere rilasciato su cauzione, ha ceduto alle pressioni: i dati degli utenti che sono sospettati di svolgere attività illegali saranno consegnati alle autorità che si appellano alla collaborazione di Telegram (Corriere della Sera)

Dopo il pressing delle autorità giudiziarie, culminato nell’arresto il 24 agosto del suo fondatore Pavel Durov, il sistema di messaggistica cambia repentinamente una delle policy che l’hanno contraddistinta dalla sua nascita: l’anonimato garantito per tutti, anche per chi delinque (che era anche motivo di vanto per lo stesso Durov). (Il Sole 24 ORE)