Colapesce e Dimartino si separano: "ci prendiamo una pausa per un po'"

La loro è una storia di profonda amicizia e stima artistica; la loro musica nasce dalla sincerità reciproca di voler raccontare qualcosa e non dall'esigenza di fare canzoni che conquistino il pubblico. È forse questo alla base della "separazione" (o forse meglio dire "pausa") tra Colapesce e Dimartino. A raccontarlo è stato proprio Colapesce, che è tornato da solista per lavorare alla colonna sonora del film Iddu, nelle sale dal 10 ottobre. (R101)

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Per Colapesce Dimartino è arrivato il momento della separazione. A dare la notizia è stato Colapesce, ovvero Lorenzo Urciullo, nel corso di un’intervista con Vanity Fair. "Ora ci serve una pausa, fosse anche per capire come mettere mano alle canzoni che verranno", ha dichiarato Colapesce a Vanity Fair. (Radio Monte Carlo)

Lorenzo Urciullo, componente del duo Colapesce Dimartino, annuncia la separazione artistica da Antonio Di Martino. (Fanpage.it)

Piuttosto una pausa di riflessione, presa da una coppia che - un po' scherzando un po' no - si definisce aperta. «Dobbiamo proprio prenderci una pausa, per rifiatare un po’: non siamo una catena di montaggio che sforna dischi a ripetizione». (Giornale di Sicilia)

Colapesce: «Ho scritto la musica di Iddu, ma la mafia non deve essere pop. Io e Dimartino ci separiamo per un po'»

È quanto emerge da una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair a Colapesce (nome d'arte di Lorenzo Urciullo): il duo Colapesce Dimartino si separa per un po', di comune accordo. (ilmessaggero.it)

La notizia era già nell’aria, ora è ufficiale: Colapesce e Dimartino annunciano la loro separazione. Come ha spiegato a Vanity Fair l’artista siracusano, la decisione è stata presa di comune accordo: “Abbiamo bisogno di una pausa, anche per riflettere su come sviluppare le prossime canzoni – continua – avremmo potuto continuare a riproporre il successo di Musica leggerissima ma non è una strada che ci interessa. (BlogSicilia.it)

Cosa l'ha colpita? «E non lo sopporto. Da siciliano, cresciuto tra gli anni Ottanta e Novanta, ricordo i morti nella mia zona, Siracusa, le stragi, Falcone e Borsellino. (Vanity Fair Italia)