E' morto Longobucco: con la Juventus vinse tre scudetti e sfiorò la Coppa dei Campioni, ma Rep lo beffò

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Ha legato il suo nome anche al Cagliari dove militò per 7 stagioni

E' morto Longobucco: con la Juventus vinse tre scudetti e sfiorò la Coppa dei Campioni, ma Rep lo beffò di Maurizio Crosetti. Longobucco in marcatura su Rep nella finale di Coppa dei Campioni del 1973. L'ex difensore aveva 70 anni ed era malato da tempo.

Con i bianconeri disputò la finale di Belgrado del 1973.

(la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Il Cagliari Calcio ricorda con affetto Silvio Longobucco, ex difensore che ha vestito la maglia rossoblù per sette stagioni, morto all’età di 71 anni a Scalea, in Calabria, sua terra d’origine. In carriera ha militato anche nella Juventus e con la maglia bianconera vinse tre scudetti e giocò le amare finali di Coppa dei Campioni e di Coppa Intercontinentale perse dalla Vecchia Signora nel 1973 contro l'Ajax e l'Independiente. (L'Unione Sarda.it)

Il rito funebre è andato in scena a Scalea, città natale dell'ex giocatore che si trova sulla costiera tirrenica. Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Silvio Longobucco ex calciatore della Ternana. (TernanaNews)

Il calcio italiano e la Juventus piangono la morte di Silvio Longobucco, difensore degli anni '70 e '80. La sua prima gara da titolare in campionato davanti al pubblico torinese è Juventus-Vicenza nel 1972 e coincide con il primo dei tre scudetti vinti con la maglia bianconera. (TorinoToday)

Balzò alle cronache per essere stato sovrastato da Rep, con conseguente gol di testa, nella sfortunata finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax.Poi arrivò l’inflazione e per qualche mese non c’era bustina senza Longobucco (Calciomercato.com)

Una città in lutto. Per Scalea Silvio Longobucco non era soltanto un campione sportivo, ma un vero e proprio esempio di vita, un punto di riferimento per le vecchie e le nuove generazioni, un uomo che amava la sua terra più di se stesso. (LaC news24)

Silvio Longobucco, scomparso due giorni fa, aveva tutto per essere un calciatore qualsiasi, ma non il cognome. Balzò alle cronache per essere stato sovrastato da Rep, con conseguente goal di testa, nella sfortunata finale di Champions contro l’Ajax. (ilBianconero)