Milano, polemiche per filosofo Caffo a evento su Cecchettin: ritira la partecipazione
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Lo scrittore è infatti a processo per maltrattamenti nei confronti della ex compagna “Ho ritirato oggi stesso la mia partecipazione a ‘Più libri più liberi’ 2024 e ringraziato Chiara Valerio e Cortina Editore per il gentile invito”. Con questo messaggio sui suoi social il filosofo e scrittore Leonardo Caffo ha annunciato che non parteciperà alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, in programma Roma dal 4 all’8 dicembre e che la stessa organizzatrice Chiara Valerio aveva annunciato essere dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa lo scorso 11 novembre dall’ex fidanzato Filippo Turetta. (LAPRESSE)
Su altri media
Il parlamentare di Fratelli d'Italia: “Nessuna ipotesi di scorporo. Si lavora per rilanciare il sito” (Tarantini Time Quotidiano)
Un passo indietro del filosofo antispecista Leonardo Caffo, 36 anni appena compiuti, accusato dell’ex compagna di maltrattamenti e lesioni (tra le altre cose, anche di un «accorciamento del dito» dovuto a una torsione della mano). (MOW)
Il filosofo Leonardo Caffo sarà ospite sabato 7 ottobre del festival culturale Più libri più liberi. L’autore, 35 anni, è stato invitato da Chiara Valerio, curatrice e responsabile del programma di quest’anno, ma in questi mesi è stata diffusa la notizia del processo a suo carico per maltrattamenti e lesioni ai danni della sua ex compagna, che denunciò la presunta violenza nel 2022. (MOW)
“Non me la sento di parlare, perché per me è una questione privata e vorrei che rimasse tale. (Il Libraio)
Tra gli ospiti della rassegna curata da Chiara Valerio doveva esserci anche il filosofo catanese Leonardo Caffo, che avrebbe dovuto tenere una lectio magistralis, rivolta ai ragazzi dai 16 anni in su, a partire dal suo ultimo libr… (la Repubblica)
Lo ha detto Leonardo Caffo, il filosofo sotto processo a Milano per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna, al termine dell’arringa difensiva dei propri legali. Non credo che il dolore andrebbe strumentalizzato mai”. (LAPRESSE)