Nostalgie magiare. La lezione del '56 dell'altro Orbán: contro i russi meglio arrendersi (di A. Marrocco)

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Ucraina

La parola nostalgia deriva da due vocaboli greci – nóstos ‘ritorno’ e -algia, da álgos ‘dolore’ –, ma non è stata coniata nell’antica Grecia. Il termine venne creato nel 1688 da Johannes Hoffer, medico alsaziano convinto che il suo stesso suono stesse a indicare “la tristezza ingenerata dall’ardente brama di ritornare in patria”. Non sappiamo se sia questo sentimento a muovere l’animo di Balazs Orbán, primo consigliere politico (omonimo ma non parente) del primo ministro ungherese Viktor Orbán, ma è certo che le sue ultime dichiarazioni non sono passate inosservate. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Balázs Orbán ha criticato l'operato del presidente ucraino prendendo come spunto la rivoluzione ungherese del 1956. Immediate le critiche dalle opposizioni Balázs Orbán, il direttore politico del primo ministro ungherese Viktor Orbán, ha parlato della guerra in Ucraina e di come sia stata gestita dal presidente Volodymyr Zelensky. (Euronews Italiano)

Non c’è termometro migliore della disunità europea di lui. Non contento di tenere in ostaggio l’Unione Europea il premier ungherese, Viktor Orbán, ora estende la sua ombra persino sul G7. Come scrivono David Carretta e Christian Spillmann nel loro Mattinale Europeo, Orbán sta ostacolando un prestito di 50 miliardi di dollari promesso dal G7 all’Ucraina. (LA NOTIZIA)

"Se la Russia ci invade, non opporremo resistenza". Le parole shock del consigliere politico di Orbán

Il mittente del messaggio è Balázs Orbán, il principale consigliere del primo ministro Viktor Orbán (omonimia priva di parentela). Irresponsabile da parte dell'Ucraina difendersi militarmente a fronte dell'attacco da parte della Russia. (EuropaToday)